Aria di burrasca ad Ardore nel consiglio comunale in seduta straordinaria avvenuto il 7 marzo richiesto da tre consiglieri comunali.
I protagonisti della disputa sono il Consigliere Marando ed il Consigliere Romeo. Dapprima compagni dello stesso gruppo “Ardore per una nuova primavera”, formato dagli stessi Romeo e Marando e da Panuzzo e Spanò, poi in fazioni diverse dopo l’abbandono di Marando dal gruppo per via di mancate risposte, ma sempre sotto la stessa bandiera di Forza Italia.
Resosi dunque indipendente ha creato, approvato a maggioranza, un monogruppo chiamato “Comitato Civico Ardorese Indipendente”.
La situazione si surriscalda quando alla conferenza dei capigruppo, il Dott. Romeo, capogruppo di minoranza non si è presentato proprio per la mal digerita presenza di Marando, presentando dunque un’ interrogazione in Consiglio.
Il capogruppo rimprovera al Consigliere Marando che lo statuto comunale non prevedeva la creazione di un monogruppo come da lui creato, d’altro canto Marando risponde che lo Statuto Comunale non ne prevedeva neanche il divieto. Allora sono stati interpellati, sia il responsabile nazionale che ha dato parere favorevole, sia la Prefettura che ne ha dichiarato l’illegittimita rievocando un caso però ben lontano da quello avvenuto ad Ardore. Ma per decisioni concrete e vincolanti bisogna interpellare la giustizia Amministrativa, ovvero il TAR.
“La mia analisi – afferma il consigliere Marando – esamina due aspetti, il primo è prettamente tecnico ed il secondo è di rilevanza politica. Sull’aspetto tecnico la deliberazione del consiglio è da ritenersi più che legittima anche dopo le esternazioni formali della Prefettura che ci porta a paragone un episodio che nulla ha a che fare con il nostro consiglio comunale.
Riguardo l’aspetto politico il discorso diventa sempre più complesso, sia perché appare incomprensibile l’attacco personale e sia per le vicende che il nostro partito vive.”
Altre dichirazioni personali, parzialmente presentate in consiglio sono state:
“Desidero ricordare comunque al Consigliere Romeo che Marando è sereno e lo è sempre stato nel suo operato e che non è mai stato, né lo sarà mai, un mercenario”.
SARA FAZZARI