R. e P.

Il Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, ha concesso a militari dell’Arma dei Carabinieri il diploma che conferisce la Medaglia d’Oro Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, per eccezionali pregi conseguiti durante il periodo di comando e il perdurare degli anni di servizio, adempiendo con onore e disciplina ai doveri del proprio status al servizio della Nazione, orgogliosi di appartenere alle Forze Armate.

A Catanzaro, durante una solenne cerimonia, il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale B. Riccardo Sciuto, con la partecipazione del Presidente dell’Associazione Nazionale “Nastro Verde” Sezione Calabria, Capitano Cosimo Sframeli, ha consegnato il diploma, a firma del Ministro della Difesa On. Guido Crosetto, con cui è stata concessa la Medaglia d’Oro Mauriziana ai seguenti Militari dell’Arma impiegati in Calabria: Lgt c.s. Salvatore Sestito, comandante della Stazione CC di Catanzaro – Gagliano; Lgt c.s.; Pier Paolo Giuliani, comandante della Stazione di Feroleto della Chiesa; Lgt Gerardo Labella comandante della Stazione di Gerace; Mar. Pietro Esposito, in congedo. Presente l’ANC di Catanzaro e Il Nastro Verde Calabria (S.Ten Salvatore Bombara, Lgt Giacomo Forte, Dott.ssa Donatella Neri, dott. Filippo Piccione).

Giorni dopo, a Reggio Calabria, il Comandante della Scuola Allievi Carabinieri, Colonnello Vittorio Carrara, in presenza del Cap. Cosimo Sframeli, Lgt Matteo Donato e dott.ssa Donatella Neri, durante uguale solenne cerimonia, ha consegnato il diploma, sempre a firma del Ministro della Difesa, con cui è stata concessa la Medaglia d’Oro Mauriziana al Lgt c.s. Antonio Fazio, istruttore nell’Istituto di formazione militare, già comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Melito Porto Salvo.

Testimoni e tutori dei valori nostra Costituzione, nel consolidare sentimenti di amicizia e fratellanza, è stata una splendida opportunità di riconoscersi e ritrovarsi nella memoria di coloro che alla Patria hanno sacrificato gli anni più belli e il sogno di una esistenza, ancora tutta da vivere, senza nulla mai chiedere in cambio. E ricordo ancora la solitudine che accompagnava la notte dei più coraggiosi e l’emozione che strozzava la gola dei più forti. Le radici profonde consentono un sempre fiorire vivificato da speranze e certezze gelosamente custoditi dalle nostre Istituzioni.

 

Cap. Cosimo Sframeli