Antonio Tajani segretario nazionale affiancato da quattro vice: Roberto Occhiuto, Alberto Cirio, Deborah Bergamini e Stefano Benigni. Renato Schifani è stato proclamato invece presidente del Consiglio nazionale del partito.
Si conclude così – come tra l’altro ampiamento atteso – il congresso di Forza Italia che si è tenuto al Palazzo dei congressi dell’Eur, a Roma.
Sul palco, insieme al neo segretario oltre che vicepremier del Governo Meloni, anche i capigruppo di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, mentre in sala sono un migliaio i delegati giunti da tutta Italia per eleggere l’unico candidato alla segreteria e i suoi quattro “secondi”, quest’ultimi eletti per alzata di mano.
Congratulazioni a Tajani “acclamato in modo chiaro e unanime da tutto il Congresso” sono arrivate subito dallo stesso governatore della Calabria.
“Dal 12 giugno – ha detto Occhiuto – abbiamo vissuto momenti complicati. Nelle prime settimane dopo la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi eravamo spaesati, orfani del nostro leader. Antonio ha preso per mano il movimento azzurro e lo ha condotto, con intelligenza e saggezza, a questo storico appuntamento. Si è dimostrato la persona giusta al posto giusto, e sono certo che confermerà anche in futuro quanto di positivo fatto in questi mesi”.
Il presidente della Calabria e da oggi vice segretario Azzurro ha quindi augurato buon lavoro al segretario nazionale e “a coloro che insieme a me lo affiancheranno come vice segretari del partito”.
Occhiuto si è detto infine “profondamente onorato per questo incarico” per il quale ha voluto ringraziare “i tanti delegati che hanno sostenuto la mia candidatura” dicendosi anche pronto da domani ad impegnarsi al massimo “per rafforzare il partito al Sud e in tutto il Paese, dapprima in vista delle elezioni europee e dopo per affrontare al meglio tutte le sfide che ci attendono”.
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