Si è tenuta, presso gli uffici del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, un’audizione “volta a verificare le ragioni della mancata assistenza specialistica dovuta a 9 bambini del Comune di Condofuri. Ad essere auditi – informa il Garante – sono stati i denuncianti, consiglieri del gruppo di minoranza, Domenico Paino, Carmelina Iofrida e Antonina Scaramozzino, il sindaco Tommaso Iaria, la dirigente scolastica Irene Mafrici e il dirigente della Città metropolitana Francesco Macheda. Presente Consolato Scuncia, in rappresentanza della direzione scolastica provinciale”.

“Dall’ascolto degli attori istituzionali convocati – spiega Marziale –  emerge una concatenazione di responsabilità che vedono la scuola creditrice del Comune dal 2016 ad oggi, il Comune creditore della Città metropolitana nello stesso periodo e la Città metropolitana creditrice, a detta del dirigente presente all’audizione, della Regione Calabria. Risulta che sono i 9 bambini, identificati dalle autorità sanitarie preposte quali aventi diritto in quanto portatori di disabilità grave, ad uscirne fortemente penalizzati”.

“Non c’è dubbio che è la scuola ad essere vittima anche di questo sistema – continua il Garante – dovendosi letteralmente arrangiare per tentare di sopperire alle lacune politico-amministrative, rispetto alle quali sono costretto a demandare il tutto all’Autorità giudiziaria. Per quanto riguarda, invece, la dirigente scolastica – che nei due anni precedenti a quello in corso ha egregiamente supplito a ciò che gli Enti locali avrebbero dovuto garantire – non posso non rilevare come la sua determina di non intervenire quest’anno nella stessa direzione, senza informare le autorità di riferimento, abbia contribuito a lasciare scoperti i piccolini”.

“Condofuri – conclude Marziale – non è l’unica realtà chiamata a fronteggiare questo autentico dramma, che vede soccombere bambini e famiglie nelle maglie del disconoscimento di un diritto sacrosanto, recante anche risvolti emotivi di non poco conto. È una situazione che non può continuare oltre e chiunque abbia delle responsabilità deve essere chiamato a risponderne”.

A conclusione dell’audizione, il Garante ha raccomandato: “Basta scandalismo mediatico intorno a questa vicenda per finalità politiche, perché adesso è giunto il momento per tutti di fare quadrato ed assicurare ai piccolini i servizi dovuti”.​