R. e P.
Si conclude dopo 5 anni la vicenda di un uomo accusato di lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, che ha dovuto sopportare il pregiudizio di colpevolezza per un fatto che non ha commesso .
Tutto ha avuto inizio nell’anno 2018, mentre si trovava alla stazione del suo paese d’origine in attesa di prendere il treno per Reggio Calabria. Ad attenderlo nel convoglio c’era una giovane controllore che richiedeva l’intervento della Polfer per essere stata minacciata e aggredita verbalmente e fisicamente dall’uomo. Gli agenti, saliti sul treno dopo diverse fermate, identificavano l’uomo e lo accompagnavano in caserma, rilasciandolo in tarda serata, a 80 km di distanza da casa.
Mesi dopo il Tribunale di locri notificava al malcapitato la denuncia della capotreno con cui chiedeva la condanna penale ed un risarcimento del danno quantificato in 100 mila euro per le lesioni e i danni psicologici subiti.
Le ripercussioni sull’uomo furono tante e di diversa natura, la peggiore un attacco di infarto per la rabbia di essere stato accusato di un fatto che non ha commesso . Come se non bastasse la Questura informò il Prefetto di Reggio Calabria che gli notificò il foglio di via per tre anni dal capoluogo di provincia , confermato dal Tribunale Amministrativo con la seguente motivazione “soggetto pericoloso, potrebbe aggredire ancora i viaggiatori”.
La “vittima” che lo aveva denunciato, ottenne diversi vantaggi, tra gli altri il trasferimento dalla linea ferroviaria jonica Reggina dove i treni fermano in tutte le stazioni, un cospicuo ridimensionamento degli orari e dei giorni di lavoro che avrebbe dovuto svolgere solo di giorno.
Finalmente, dopo anni, questo lunedì è stata emessa la sentenza di assoluzione per l’unica vittima di questa triste storia, grazie anche all’assistenza dell’avvocato Giuseppe Zangari del foro di Locri che è riuscito a dimostrare la sua innocenza, ottenendo il rigetto delle richieste risarcitorie della parte civile.
Adesso, è da capire in che modo potrà essere restituita la dignità di chi ha sofferto in questi anni per causa di un’accusa rivelatasi infondata, messa in discussione da tutti, ad eccezione del difensore di fiducia e dal Giudice che lo ha assolto.