COMUNICATO STAMPA
Come Cgil di Reggio Calabria – Locri e quella della Piana di Gioia Tauro, Cisl e la Uil di Reggio Calabria parteciperemo con convinzione alla manifestazione unitaria indetta a livello nazionale dalle sigle sindacali per il prossimo 9 febbraio. Al governo del Paese poniamo questioni non più eludibili: la creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali eque, la rivalutazione delle pensioni; interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire da welfare, sanità, istruzione, pubblica amministrazione, il rinnovo dei contratti pubblici e maggiori risorse per giovani, donne e Mezzogiorno. In noi sono forti la delusione e la preoccupazione per i provvedimenti economici e sociali varati dal governo Conte. Speravamo, in generale, in decisioni più eque. Invece l’Italia corre il rischio di una minore crescita, certificata dai recenti dati Istat che attestano una recessione tecnica, prevedendo un dimezzamento della crescita del Pil rispetto al 2018. Persino “quota 100” che sì rappresenta un ulteriore canale più flessibile di uscita dal lavoro, non risolve il problema di tante donne che, difficilmente, raggiungeranno i 38 anni di contributi, vista la mancata previsione del riconoscimento del lavoro di cura a favore della famiglia. Quanto al reddito di cittadinanza, può essere uno strumento assistenziale utile per affrontare la povertà, ma non creerà posti di lavoro. L’occupazione si crea solo con maggiori investimenti privati e pubblici, politiche attive, formazione delle nuove competenze, sgravi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato, incentivi per la digitalizzazione, una pubblica amministrazione moderna. Inoltre, senza una riforma organica ed equa del fisco è assolutamente probabile l’aumento della pressione fiscale, in particolare a livello locale. Sabato prossimo a Roma porremo anche il tema di una rinnovata quanto perdurante “Questione Meridionale”. Vogliamo sapere quale sarà il destino dell’area industriale di Gioia Tauro, cosa si sta facendo affinché la Zes non si tramuti in un’occasione sprecata, quale impegno di sta profondendo per riportare a lavoro i 400 lavoratori posti attualmente in Agenzia e per stabilizzare i 4500 Lsu/Lpu. Più complessivamente, chiederemo Lavoro, perché solo il lavoro e un concreto rilancio produttivo della regione sono in grado di salvare Reggio e la Calabria intera, partendo dall’affermazione forte del principio di legalità e di lotta ad ogni forma di criminalità. Gli investimenti pubblici e privati sono indispensabili per creare occupazione, ma anche per ammodernare le infrastrutture del territorio, migliorare la mobilità (pensiamo innanzitutto ai cantieri di ammodernamento della Statale 106), sostenere lo sviluppo delle aree industriali e fornire il giusto tessuto socio economico per innescare una crescita dinamica per le imprese della Calabria, molte delle quali di piccole e medie dimensioni. Inoltre, ci aspettiamo particolare attenzione per il comparto sanitario, da troppo tempo al centro di polemiche tutte politiche, incomprensibili ai tanti pazienti e cittadini che meritano una Sanità efficiente. Per tutte queste ragioni sabato prossimo saremo a Roma, perché crediamo nelle potenzialità della economia calabrese e nelle capacità dei calabresi di cambiare il proprio destino se concretamente e adeguatamente sostenuti dalle Istituzioni.
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DI REGGIO CALABRIA – LOCRI
Gregorio Pititto
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL REGGIO CALABRIA
Rosy Perrone
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL REGGIO CALABRIA
Nuccio Azzarà
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DELLA PIANA DI GIOIA TAURO
Celeste Logiacco