COMUNICATO STAMPA
L’indignazione o, peggio, lo stupore per il servizio delle Iene sugli ospedali di Locri e Polistena e sull’Asp di Reggio Calabria , il cui stato di degrado strutturale, sanitario, gestionale e amministrativo non solo è noto da almeno 15 anni, ma è stato pluridenunciato e analizzato fin negli aspetti più reconditi anche nelle relazioni delle commissioni di accesso per infiltrazioni mafiose, è davvero sconcertante.
Il debito inquantificabile, la mancata redazione dei bilanci da anni, i doppi pagamenti ,le non pervenute costituzioni in giudizio rispetto alla valanga di contenziosi, gli appalti opachi e le interminabili proroghe, la carenza di personale, le mancate assunzioni, nonostante le autorizzazioni commissariali, il degrado strutturale e la carenza di strumentazione, la gestione amministrativa e quella organizzativa approssimative , tutto è stato per lungo tempo agli onori della cronaca, grazie alle puntuali indagini giornalistiche, alle denunce ed ai comunicati sindacali, alle iniziative di sindaci e alle proteste e denunce dei cittadini.
A fronte di una stasi di tale portata, di un’inerzia decennale senza precedenti da parte della politica, dei vari uffici commissariali e di tutti gli organi preposti ad intervenire con tutti i mezzi possibili, la sintesi è che esista un sistema inattaccabile contro il quale solo la sinergia di tutti gli attori istituzionali e non, che in quel sistema non sono incardinati, potrebbe essere efficace.
Lo stesso Piano di rientro, anch’esso quasi decennale, che avrebbe l’obiettivo di razionalizzare le spese e rimettete i conti in ordine, ha inciso solo sul capitolo di spesa del personale, infatti i lavoratori ridotti all’osso, quelli che mantengono un senso profondo di responsabilità, faticano a dare risposte di assistenza e diventano il bersaglio dell’esasperazione e delle paure dei cittadini.
Mentre la spesa per beni e servizi cresce, senza che ci sia un controllo, un contenimento dei costi e che da essa derivino oggettivamente miglioramenti.
Probabilmente molti dei problemi accomunano altre aziende, ma qui vi è una certezza, la certificata inerzia nella volontà di risolvere almeno quelli più profondi e radicati, quelli i cui lati oscuri non riescono ad essere focalizzati una volta per tutte e che condizionano irreversibilmente la vita dell’azienda, dei lavoratori e dei cittadini.
I Segretari Generali FP CGIL: Regionale- Reggio Cal. Locri – Gioia T.
Alessandra Baldari* Francesco Callea* Patrizia Giannotta*