Commento estetico al canto XXXII del Paradiso a cura del Professore Vincenzo Bruzzaniti –
Continuando a contemplare Maria , San Bernardo descrive a Dante la disposizione dei beati nella candida rosa. Scendendo dall’alto verso il basso , di gradino in gradino indica , in corrispondenza al seggio della Vergine , quelli di Eva , Rachele , seduta accanto a Beatrice , Sara , Rebecca, Giuditta e Ruth. Mostra poi altre anime di donne ebree che formano una linea divisoria tra gli spiriti che vissero prima di Cristo e dopo di Lui. Dalla parte opposta della rosa la linea continua con la fila dei seggi dei Santi Giovanni Battista, Francesco, Benedetto, Agostino e altri illustri santi. Le due linee sono tagliate orizzontalmente al centro della fila delle anime dei bambini morti prima di poter scegliere tra il bene e il male Dante si chiede come possa accadere che anime incapaci di scegliere siano disposte secondo diversi gradi di beatitudine , San Bernardo gli rivela che, quando Dio crea le anime , infonde loro la grazia in misura diversa. E’ la quantità di grazia iniziale fa si che le anime dei bambini godano di diversi gradi di beatitudine. Quindi esorta Dante a volgere lo sguardo verso la Vergine , il cui splendore potrà abituarlo a sostenere la visione di Cristo .Il poeta ammira la perfezione di Maria e vede un angelo che, con le ali distese davanti a lei , canta Ave, Maria ,piena di grazia , accompagnato dall’eco di tutti i beati dell’empireo: è l’arcangelo Gabriele. Il santo mostra infine a Dante le anime di Adamo e di San Pietro rispettivamente a sinistra e a destra della Vergine , di San Giovanni , posto accanto a San Pietro , di Mose , di sant’Anna E di Santa Lucia .
Professore Vincenzo Bruzzaniti