Il canto comincia con una nota di sgomento e con una nota di conforto e con una nota di sgomento , lo sgomento, per il violento rimprovero di Virgilio ; e il conforto per il salutare effetto del rimprovero E le due note , dello sgomento e del conforto, continuano ad avvicendarsi per tutto il canto ,dal primo incontro con i Giganti fino alla fine del canto.
Lasciata la decima bolgia , i due poeti risalgono per la scarpata , per la quale si erano calati giù ad osservar più da vicino i tristi falsatori , ma ecco che Dante comincia a distinguere qualcosa , anzi molte cose , ampie ed alte come le torri castellane del suo tempo , possenti baluardi posti a difesa lungo le mura della città , e ripensa subito a un ‘altra cinta di mura infernali , quelle che racchiudevano la citta di Dite ma Virgilio gli comunica che sono in presenza dei giganti . I due poeti s’imbattono prima in Nembrot , l’ideatore della torre di Babele , per cui gli uomini non parlano la medesima lingua . poichè le parole da lui pronunciate sono incomprensibili , Virgilio lo schernisce ,esortandolo a sfogare la sua ira con il corno che porta appeso al collo . Alla distanza di un tiro di balestra da Nembrot si trova , saldamente avvinto da una catena un altro gigante : è Fialte , distintosi nella lotta dei titani contro gli dei ; ora non può più muovere le braccia che si avventarono contro i signori dell’Olimpo . Allorchè i due giungono presso Anteo , Virgilio si rivolge cortesemente a questo gigante , adulandolo : gli ricorda i leoni innumerevoli catturati nella valle poi divenuta insigne per la vittoria di Scipione su Annibale e ne elogia la forza . Il poeta latino prega quindi Anteo di deporre lui e il suo discepolo sulla superfice ghiacciata di Cocito , promettendogli in cambio fama nel mondo dei vivi . Senza pronunciare parola il gigante acconsente alla richiesta di Virgilio . Nell’attimo in cui si china per afferrare i due pellegrini , la sua figura richiama alla mente di Dante l’immagine della torre della Garisenda , minacciosamente incombente su chi la contempla dal basso : ma delicato è il movimento eseguito dalla sua mano per posarli sul fondo della voragine infernale.
Professore Vincenzo Bruzzaniti