Commento Estetico al canto XXV del Purgatorio a cura del Professore Vincenzo Bruzzaniti-

Ed eccovi al principio di un’altra ascesa; quella che conduce alla settima cornice , ove la pena del fuoco purifica l’ardore della concupiscenza carnale . L’angelo della temperanza ha indicato ai tre poeti la stretta via per la quale convien che si mettano. Come una fresca brezza di primavera impregnata degli odori della terra e dei fiori , un aura leggera che sente d’ambrosia e il muover dell’ala angelica hanno sfiorato la la fronte del pellegrino che ancor non ha visto l’ultima sera . Anche la sesta P è stata ormai cancellata. E’ tempo di riprender la salita con racceso desiderio e senza indugiare più oltre : il sole ha ormai sorpassato il meridiano il meridiano , sotto il quale si trova la santa montagna , e l’ha lasciato alla costellazione del Tauro ; ugualmente la notte ” che apposita a lui cerchia”, ha varcato il meridiano di Gerusalemme lasciando il posto allo Scorpione .

In parole più semplici , nel luogo dove Dante si trova , mezzogiorno è passato ormai da ben due ore ; ancora quattro ore e sopravverra’ il tramonto . Non v’è tempo da perdere : “ora era onde ‘l salir non volea storpio “, cioè non valeva impedimento che obbligasse a indugiare per rimuoverlo o cansarlo. Il poeta e tormentato da un dubbio , che il timore di riuscire fastidioso ai sui due maestri gli vieta di esprimere. Ma, in seguito a una paterna esortazione di Virgilio , egli chiede come avviene il dimagrimento delle anime dei golosi , se essi non hanno bisogno di cibo . Virgilio, dopo un primo tentativo di chiarire questo problema attraverso due esempi , prega Stazio di fornire una dimostrazione più completa e convincente del fenomeno . Questi accosta il problema in modo più ampio e generale , iniziando una sistematica dissertazione che possiamo dividere in quattro parti . 1) Teoria della generazione umana: formazione dell’embrione dall’unione dell’uomo e della donna e nell’embrione , formazione dell’anima vegetativa e sensitiva (versi 37-60) . 2) Infusione dell’anima razionale nel corpo: quando nel feto la struttura del cervello è completa, Dio, con un atto creativo diretto , vi infonde l’anima razionale , che assimila le altre due, formando una sola anima( versi 61-78). 3) modo dell’esistenza dell’anima dopo la morte : l’anima uscendo dal corpo dopo la morte di questo , porta con se tre facoltà – vegetativa , sensitiva, razionale – e si dirige alle rive dell’Acheronte se è dannata , o alla foce del Tevere , se è destinata alla salvezza ( versi 79-87). 4) Genesi e condizione delle ombre : l’anima , giunta nel luogo assegnatole , opera nell’ aria che la circonda e si costruisce con questa aria una specie di forma corporea , che è dotata dei sensi e può esprimere tutta la gamma dei sentimenti .

Questa è la ragione per cui può avvenire nei golosi il dimagrimento . Appaiono poi , in mezzo a un grande fuoco , le anime dei lussuriosi , che cantano ” Summae Deus Clementiae” e gridano alcuni esempi di castità .-Il savio del quale Stazio confuta qui la dottrina è Averroe , il famoso medico e filosofo arabo (morto nel 1189) che fu traduttore e commentatore dell’opera di Aristotele e che Dante ha posto nel castello degli spiriti magni . Il pensiero scolastico sulla base di Aristotele , faceva distinzione fra intelletto possibile che è la facoltà razionale nella sua essenza , in quanto contiene in se potenzialmente i cosiddetti “universali” che risultano dal processo di astrazione e intelletto “agente” che mette in opera il processo di astrazione medesimo elaborando i dati forniti dai sensi . Questa dottrina averroistica fu aspramente combattuta dai teologi ( e in particolare da San Tommaso )in quanto essi identificano l’intelletto possibile con l’anima razionale infusa direttamente da Dio nel feto , quando in questo il cervello ha raggiunto la sua perfetta struttura .

Le parole del primo esempio di castità’, sono quelle pronunciate dalla Vergine dopo che l’arcangelo Gabriele le aveva annunciato la nascita di Cristo : ” come potrà avvenir questo , se io non conosco uomo?”

L’altro esempio ricorda la dea Diana che viveva nei boschi assieme alle ninfe sue compagne , vincolate al voto di castità .Una di esse ,Calisto , chiamata anche Elice si lasciò sedurre da Giove , per cui fu scacciata da Diana e fu poi trasformata in orsa da Giunone , insieme con il figlio Arcade e collocata in cielo a costituire la costellazione dell’Orsa Maggiore ( cfr. Ovidio-Metamorfosi II , 401-530).

Professore Vincenzo Bruzzaniti –