Dante si augura che la composizione della sua Commedia gli faccia conseguire la gloria presso gli abitanti di Firenze e gli permetta il ritorno dall’esilio per essere incoronato poeta nel fonte del suo Battesimo .Quindi, dalla stessa sfera da cui era uscito da San Pietro , si stacca lo spirito luminoso di San Giacomo. Insieme lodano il signore, poi si fermano di fronte al poeta , che, abbagliato china il volto. Il santo esorta Dante a sollevare il capo , e lo conforta dicendogli che chiunque salga in Paradiso dalla terra deve rafforzare la propria vista per sopportare il fulgore dei beati.
Gli chiede poi di dirgli che cosa sia la speranza di spiegare come ne è provvista e da quale fonte l’abbia ricevuta . Dante viene anticipato da Beatrice , la quale dopo avere affermato che nella chiesa militante non c’ è nessun figlio provvisto di speranza maggiore della sua lascia al poeta la parola. Dante definisce la speranza un ‘attesa certa della gloria futura , risultato della Grazia divina e del merito individuale , indicando negli scritti sacri , soprattutto in Davide e nello stesso San Giacomo la fonte del suo convincimento. Balenano di luce , il Santo chiede che cosa prometta al poeta , ed egli, citando l’Antico e il Nuovo Testamento , individua la promessa della speranza nella dolce terra del Paradiso , la meta additata delle Scritture, in particolare dagli scritti di San Giovanni .
Improvvisamente si ode il canto Sperino in te e uno degli spiriti si avvicina a San Pietro e a San Giacomo . Beatrice rivela a Dante che si tratta di San Giovanni , che lo esorta a non fissare la sua luce alla ricerca del corpo che non ha , poichè solo la Vergine Maria e Cristo che sono in Paradiso ne corpo e con l’anima ,Gli atri beati dovranno aspettare il giorno del Giudizio universale.
Prof Vincenzo Bruzzaniti