La voce
La voce di Marco Lombardo spezza la cortina di fumo che avvolge le anime degli iracondi : la loro mente fu annebbiata dall’ira e ora scontano il peccato. Dante non vede il personaggio ma lo sente , e l’effetto dell’incontro è tutto lasciato a quelle parole scolpite nella nebbia . L’atmosfera misteriosa è anticipata dalla preghiera dell’Agnus Dei , un coro potente da canto gregoriano, una sinfonia d’anime che chiedono perdono a Dio.
Poi arriva Marco Lombardo , nobile e dignitoso, pieno d’irruenza e di garbo. La sua esclamazione sulla corruzione del mondo è dolente e accorata : il mondo non segue i valori positivi ed è profondamente corrotto . Dante è convinto di ciò , anche perchè l’ha sentito dire altre volte , ma è curioso di saperne la ragione. Come un oracolo , la voce di Marco Lombardo esce dall’oscurità della notte per illuminare Dante nel suo cammino di conoscenza . ” come puoi conciliare libero arbitrio con determinismo , colpa ed espiazione con mancanza di libertà ?” . Il pellegrino Dante riflette e sintetizza secoli di storia del pensiero , anticipando le diatribe che giungono fino ai nostri giorni . Non c’è stato chi misurava il cranio delle persone per stabilire se si trattava di possibili delinquenti o geni ? Non c’è chi ha assolto l’uomo da tutte le sua responsabilità decretandone la follia? Libertà e condizionamento delle azioni umane costituiscono una dei problemi ancora aperti nella realtà di oggi , nel quale si giocano forse le sorti dell’umanità intera . E’ forse libero quell’uomo che uccide e nega il diritto di vivere ad altri uomini, o cede a ogni compromesso meschino e volgare ?
L'”oracolo parla e induce alla riflessione ; Dante scopre cosi che il male dipende dall ‘uomo , perchè a ciascuno è dato il libero arbitrio , cioè la possibilità di distinguere il bene . Se il discorso pare confortante , non riesce però a spiegare la corruzione del mondo . Qui “l'” oracolo” assume i toni polemici dell’attacco politico , un tema caro al poeta , che in prima persona ha vissuto le conseguenze delle nascoste mene dei detentori del potere del suo tempo. Il gusto dei beni materiali ha prodotto una tale avidità che il papa è il primo in questa gara al possesso . Egli ha confuso il potere temporale con quello spirituale , ha congiunto la spada con il pasturale , dimenticando il compito primario della Chiesa . Quale guida può avere l’umanità se chi è preposto ad essa vive per primo nella corruzione e nell’avidità dei beni materiali ? E’ questo il motivo fondamentale della corruzione del mondo : i due soli, quello politico e quello religioso hanno confuso finalità e interessi . Alla ricerca dell’uomo e di di Dio è subentrata la ricerca dei beni e del possesso , alla ricerca del fratello, quella del nemico da annientare : cosi è il papa stesso a fomentare le lotte e i contrasti , come è accaduto a Firenze , dove appoggia i Neri e fa strage dei Bianchi. Gravi riflessioni si affacciano alla mente del poeta , ma si avvicina un luogo di luce negato agli iracondi , destinati a espiare nella notte . l’ “oracolo” ha terminato la sua profezia e si perde di nuovo nella nebbia , lasciando impressa nel poeta e nel lettore l’immagine intensa di due soli che squarciano le tenebre : una  diarchia di poteri , capaci di superare la corruzione e guidare l’umanità al bene.
___All’austera spiegazione dei motivi della corruzione umana e politica dell’Italia del XIV secolo , si può affiancare la poesia dello scrittore tedesco Bertolt Brecht (1898-1956) A coloro che verranno composta dopo il 1933, anno dell’ascesa al potere di Hitler , durante l’esilio.
___La memoria letteraria a questo scrittore del Novecento , che visse in prima persona la tragedia dei campi di concentramento nazisti . Primo Levi traspose la sua esperienza nel romanzo Se questo è un uomo( Einaudi) , dal quale è tratto il seguente testo poetico
Voi che vivete sicuri / nelle vostre tiepidi
case/ voi che trovate tornando a sera/ il cibo caldo

e visi amici considerate se questo è un uomo/ che lavora nel fango/ che non conosce pace / che lotta per mezzo pane /

che muore per un si per un no./ Considerate se questa è una donna ,/ senza capelli e senza nome / senza più forza di ricordare / vuoti gli occhi e freddo il grembo / come una rana d’inverno .
Vincenzo Bruzzaniti