–Dante si sveglia di soprassalto e scopre di essere sul margine della valle infernale , da cu provengono innumerevoli lamenti . La valle è scura e profonda , tanto che il poeta non riesce a vederne il fondo . Virgilio impallidisce non per la paura ma per la pietà . Spiega, infatti, che in questo luogo ( il Limbo ) si viene puniti senza speranza . Questo è il “lembo” dell’Inferno in cui secondo la tradizione teologica , sono i padri dell’Antico Testamento che hanno preparato l’avvento di Cristo ( limbo dei padri), e i bambini morti senza battesimo ( limbo dei fanciulli .
L’autore della Commedia , ne estende i confini , facendone il luogo di raccolta dei giusti non battezzati in ogni tempo e luogo. Attraverso l’aria si odono profondi sospiri che esprimono la sofferenza di queste anime . Dante è addolorato per la presenza tra questi spiriti , di alcuni grandi del passato tra cui Virgilio , e chiede alla sua guida se fra questi nessuno mai sia stato assegnato al Paradiso , Virgilio risponde che un giorno scese nel Limbo Gesù Risorto e da qui porto via gli spiriti biblici di Adamo , Abele, Noe, Mose, Abramo, Davide, Giacobbe, Isacco. Rachele. I due poeti si avviano quindi verso un luogo luminoso dove quattro poeti antichi( Omero , Ovidio, Orazio. Lucano) si fanno loro incontro, rendono onore a Virgilio e accogliendo Dante nella loro schiera. Entrano poi in un nobile castello cerchiato da sette mura dove sono gli spiriti magni , i grandi eroi , e i grandi filosofi dell’antichità ( Cesare, Enea, Aristotele , Platone, Il Saladino Avicenna e Averroe) Se gli ignavi del canto III sono una moltitudine rumorosa e anonima , il luogo degli spiriti magni, nel canto quarto è invece descritto da una rassegna di una quarantina di nomi propri : cinque poeti , quattordici eroi , venti filosofi.
L’incontro con la” bella scola” molto significativo per quel che riguarda l’atteggiamento laico di Dante . A metà strada tra l’atteggiamento tradizionale e il recupero dell ‘antichità pagana solo a patto di rileggere le opere in chiave cristiana e per aprirsi alle generazioni successive traendo spunto dal mondo classico. Dante colloca nell’ Inferno i grandi poeti del mondo antico, ma riserva loro nella dannazione un trattamento di favore , non riuscendo a dissimulare l’orgoglio di unirsi , sia pure per breve tratto alla loro schiera .
Professore Vincenzo Bruzzaniti