COMMENTO AL VANGELO XXXII DOMENICA ORDINARIA C
Avvicinandoci alla fine dell’anno liturgico, la Chiesa ci invita a meditare sulle realtà ULTIME della nostra vita. E’ importante tenere sempre vivo il pensiero su queste realtà perché da quello che crediamo ci sia dopo la morte dipende il senso della vita presente e l’orientamento che le dobbiamo dare. Il mistero della MORTE e di ciò che ci attende dopo ha da sempre occupato e tormentato l’intelligenza umana. Ma questa ha potuto darci solo qualche intuizione, qualche barlume di verità, non delle certezze e delle sicurezze tali da appagare il nostro desiderio. Gesù nel vangelo ci dà una RISPOSTA chiara, autorevole e convincente.
L’errore dei Sadducei sta nell’immaginare che la vita del risorti sia la continuazione della vita presente, con le stesse esigenze, gli stessi legami, ma non è così. Risurrezione non significa rianimazione, ma l’ingresso in una NUOVA condizione di vita, che non si può immaginare o definire con la mente umana.
La novità del Cristianesimo non è tanto una nuova dottrina sull’aldilà, ma è l’evento della RISURREZIONE DI CRISTO. La morte è stata VINTA. La sua vittoria sulla morte è anche la NOSTRA.
Molti oggi non credono che esista una vita oltre la morte, ma se non esiste, la vita allora è una fatica inutile, non ha più senso, lo scopo della vita è godere il più possibile. Tutto è niente se ha una fine.
Le ideologie materialiste, la ricerca del benessere, l’invito a goderci la vita senza alzare lo sguardo, le proposte di felicità a buon mercato o la suggestione di certe filosofie orientali che oggi vanno di moda e che parlano di reincarnazione vorrebbero soffocare questo anelito di eternità che è presente in noi.
Gesù ce lo dice oggi: la sua Parola vuol ridare speranza e vuole aprire una finestra sull’INFINITO. Ci invita a guardare al Dio vero, al Dio dei vivi, ci indica la strada e ci dice come percorrerla, ci fa vedere la meta.
Meditiamo con serenità il mistero della morte, consapevoli che “la vita non è tolta, ma TRASFORMATA”. Impariamo a vivere bene, a non perdere tempo, per non avere rimpianti, impegniamoci a vivere ogni ora come se fosse l’ultima e la più bella.
d. Enzo Ruggiero