La guarigione del cieco di Gerico è l’ultimo miracolo di Gesù nel vangelo di Marco e questo gli dona una forte valenza simbolica. Questo CIECO che siede lungo la strada a mendicare è un po’ il simbolo della condizione umana, il simbolo della NOSTRA vita. Tutti ci rispecchiamo in lui. La situazione di ogni uomo prima dell’incontro con Gesù è quella di Bartimeo: cieco, seduto ai bordi della strada, a mendicare.
“Siamo ciechi”: incapaci di andare oltre la superficie delle cose per cogliere la verità più profonda. “Seduti ai bordi della strada”: cioè fuori della vita, senza una meta dove andare, rassegnati a quello che siamo e abbiamo già. “Mendicanti”: perché dipendenti dalle decisioni e dalle opinioni degli altri. Ma ecco che su quella strada passa Gesù.
Sulla via di ogni uomo passa Gesù. Questo è il primo annuncio di speranza: Gesù PASSA dalla tua strada. E passa per salvarci. Bisogna che non passi invano. “Temo Gesù che passa” diceva S. Agostino: temo che passi e io non me ne accorga. Occorre trovare il coraggio di gridare la nostra povertà, al di là di tutti gli ostacoli che vogliono impedirci di cambiare.
Bartimeo, dal cuore, grida a Gesù tutto il suo dramma: “Abbi pietà di me”. Non chiede una grazia, ma presenta se stesso, chiede misericordia per la sua persona, per la sua vita.
Se saremo attenti a Gesù che chiama riceveremo anche noi la forza di rialzarci, gettando via il mantello che pesa sulle nostre spalle, la forza di uscire fuori dalla tristezza, dall’oppressione psicologica e morale, in cui la vita di peccato ci tiene rinchiusi.
Il Signore ci apre gli occhi della FEDE affinché non rimaniamo più ai margini della strada, immersi nella nostra egoistica vita quotidiana, ma possiamo alzarci e seguirlo perché Lui è il nostro Salvatore. Lui è la LUCE della vita, Lui è la VERITA’, Lui è la VIA che porta la nostra vita nell’eternità di luce e di gioia.
d. Enzo Ruggiero