COMMENTO AL VANGELO XXX DOMENICA ORDINARIA (A)

Qual è il CUORE di tutta la Legge di Dio? Cosa è veramente importante nella nostra vita? Fra 613 precetti Gesù ne cita due: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. E il secondo: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. L’unione dell’amore per Dio e dell’amore per il prossimo non genera una regola nuova, ma una RELAZIONE NUOVA con Dio e con il prossimo. Questo è il cuore della Legge e dell’Alleanza, tutto il resto è secondario.

L’originalità di Gesù non sta nel fatto di ricordare ambedue i principali precetti, ma nel collegarli strettamente al punto di UNIFICARLI. La strada per arrivare a Dio incrocia necessariamente quella che porta agli uomini. Quello che Gesù propone non è semplicemente un primo comandamento cui seguono tutti gli altri, ma è quel comandamento a partire dal quale tutto il resto prende forza, direzione e significato. La novità della risposta di Gesù sta nell’accostamento geniale di questi due precetti che rappresentano la dimensione verticale e orizzontale dell’amore. Non ci può essere l’uno senza l’altro. L’uno è la verifica dell’altro.

Non è vero amore di Dio quello che non si esprime nell’amore del prossimo; e, allo stesso modo, non è vero amore del prossimo quello che non attinge dalla relazione con Dio. Se io dico: “Amo Dio” e non amo il prossimo, non va. La verifica che io amo Dio è che amo il prossimo.

La novità allora è l’incontro con GESU’: Lui che è Amore di Dio incarnato, pienezza di Amore donata agli uomini perché possano amarsi tra loro. Amare per noi cristiani significa avere lo stesso modo di sentire, di volere e di agire di Gesù, significa arrivare ad amare come Lui ha amato. E’ la grande SFIDA a cui siamo chiamati se vogliamo essere veramente credibili.

D. Enzo Ruggiero