COMMENTO AL VANGELO XXVIII DOMENICA ORD. (A)
“Tutto è pronto, venite alle nozze”. E’ l’invito che Dio rivolge a tutti gli uomini a partecipare alla festa di nozze del suo Figlio con l’umanità. Gesù presenta la salvezza come un banchetto di NOZZE. Al rifiuto dei primi, i privilegiati, la proposta viene offerta ad altri. Ed è strano che non si parli mai della sposa. Perché la sposa siamo noi, la sposa è l’UMANITA’. Siamo invitati tutti a questa grande festa. Siamo tutti chiamati alla salvezza.
Dio ha preparato anche per noi una FESTA, un banchetto regale, una tavola riccamente imbandita. Quanti tesori ha preparato per noi il Cristianesimo! Ma noi come gli invitati della parabola invece di essere grati DISPREZZIAMO la sua proposta. Per noi tutto è più importante: affari, lavoro, carriera, famiglia, salute. Tralasciamo l’essenziale per il contingente, l’importante per l’urgente. Rimandiamo continuamente i nostri doveri religiosi perché ogni volta si presenta qualcosa di urgente da fare. Il vangelo ci insegna a stabilire delle PRIORITA’, a non perdere di vista l’essenziale.
Non basta essere invitati: bisogna rispondere positivamente all’invito, anzi c’è bisogno di una VESTE NUZIALE, cioè bisogna presentarsi con le BUONE OPERE. Non bastano le buone intenzioni. Non basta essere cristiani avendo accolto l’annuncio della fede: bisogna lasciare che questo annuncio cambi la nostra vita e la conformi alla volontà di Dio.
Non bastano le parole, ci vuole una VITA COERENTE. Ci vuole l’abito regale, l’abito della festa e per il cristiano l’abito regale è la FEDE, è RIVESTIRCI DI CRISTO, rivestirci del suo vangelo. Questa è la condizione per partecipare al banchetto finale del Regno.
d. Enzo Ruggiero

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