COMMENTO AL VANGELO XIX DOMENICA ORDINARIA (A)

Dopo aver dato da mangiare alle folle con il pane moltiplicato prodigiosamente, Gesù sale sulla montagna perché sente il bisogno di ritirarsi in preghiera e in solitudine. Nel frattempo i discepoli lo precedono sull’altra riva del lago. Ma a un certo punto della notte scoppia una TEMPESTA e la loro barca viene assalita dalle onde e dai venti. I discepoli si impauriscono. Gesù va loro incontro per rincuorarli. Cammina sulle acque per dimostrare che Lui è il Signore, che domina il mare e le tempeste e dice loro: CORAGGIO, SONO IO, NON ABBIATE PAURA!

 

Qual è il significato di questo brano evangelico? Diciamo subito che il vangelo non è stato scritto solo per essere raccontato, ma per essere RIVISSUTO. Ogni volta che noi lo ascoltiamo, siamo chiamati a diventare da spettatori attori, ad entrare dentro quel fatto. Siamo noi i protagonisti, è come se questo brano fosse stato scritto per noi.

Il mare burrascoso è simbolo dell’esistenza umana, che è un viaggio faticoso e pieno di pericoli. La barca rappresenta la nostra vita, la nostra famiglia, il nostro matrimonio, la salute, gli affari. Il vento contrario rappresenta l’ostilità e l’incomprensione, la crisi economica, una situazione complicata, la difficoltà a trovare lavoro o la casa, una malattia. La paura ci fa affondare ma Gesù ci dice: Coraggio, sono io, non abbiate paura. L’uomo non può salvarsi da solo. DA SOLO AFFONDA come Pietro. L’uomo non può, con le sue sole forze, camminare sulle acque minacciose della vita. Egli pensa di essere l’artefice del suo destino, pensa di potersi mettere al posto di Dio, nel dominio assoluto della propria vita.

 

Gesù ci viene incontro, non è un fantasma, è il Salvatore dell’umanità, sulla sua parola anche noi possiamo camminare sui marosi della vita senza affondare. Ma è necessario NON PERDERE LA FIDUCIA, non perdersi d’animo in mezzo alle difficoltà, non guardare ai flutti che si agitano, ma guardare davanti verso Cristo. Non dubitare mai di Gesù, abbi il coraggio di invocarlo e di afferrare la sua mano ed Egli ti porterà al sicuro sulla sua barca.

  1. Enzo Ruggiero