Gesù non è venuto ad abolire la LEGGE o i Profeti, cioè l’antica rivelazione ebraica, che ha accompagnato Israele nel suo cammino di fede, ma è venuto a darle compimento. Difatti Egli indica se stesso come il Messia, colui che ora è la base, il centro e l’apice della Legge antica. Questa Legge è stata vissuta da Israele come un DONO e un privilegio, non come un’imposizione. Anzi come uno strumento di LIBERTA’.
Gesù voleva chiaramente non abolire, ma PERFEZIONARE la Legge che Dio aveva dato a Mosè e insegnare che Lui è Figlio di Dio, quindi Dio stesso. Solo Dio, infatti, può portare a perfezione ciò che Lui stesso ha dato. Ecco perché per un cristiano la Legge del Signore non è soltanto una serie di precetti e di norme. La nostra legge è GESU’ STESSO.
Gesù vuole recuperare il CUORE della Legge di Dio, vuole andare al di là delle incrostazioni umane che avevano offuscato il significato originario. Gesù denuncia un’osservanza della Legge morale solo ESTERIORE, che non comporta l’adesione del cuore. Questo è un punto importante: l’osservanza della Legge di Dio deve partire dal CUORE. Il cuore è il CENTRO della vita morale. Gesù critica i farisei perché il loro agire esterno è inappuntabile, ma dentro covano il male.
Il Salmo 118 recita: “Beato chi cammina nella legge del Signore”. La nostra legge è la persona di Gesù. Chi segue Gesù ha trovato il tesoro nascosto, ha scoperto la perla di inestimabile valore. E perciò amerà la sua legge, non la considererà come un peso, un limite o una restrizione insopportabile.
E’ possibile mettere in pratica le esigenze espresse da Gesù nel vangelo contenute nel magistero morale della Chiesa? Anche se umanamente difficile, la Parola di Dio ci dice di sì, perché siamo LIBERI. Ma ci dice anche che per seguire Gesù abbiamo bisogno di Lui: “Senza di me non potete far nulla”. E il Salmo odierno ci insegna a pregare per avere il dono di seguire liberamente Cristo nostra Legge: “Aprimi gli occhi perché io veda le meraviglie della tua Legge. Dammi intelligenza perché io osservi la tua legge e la custodisca con tutto il cuore”.
d. Enzo Ruggiero