COMMENTO AL VANGELO V DOMENICA ORD. (C)
“Lasciarono tutto e lo seguirono”. Così si chiude il vangelo di oggi. E si può dire che questo è il vero “miracolo” della pesca nel lago. Gesù è il primo “pescatore di uomini”. Si trova quasi ASSEDIATO dalla folla. Quelle persone avevano finalmente trovato un uomo che sapeva parlare alla loro vita. In tanti accorrevano e cercavano di avvicinarsi, di toccarlo. Gesù non si allontana infastidito, vede due barche ormeggiate e chiede di salire su una delle due, quella di Simone. E dalla barca parla alla folla.
E’ solo dopo la predicazione che la “barca di Pietro” può prendere il largo e addentrarsi nel mare alto della vita. L’obbedienza alla parola di Gesù provoca una straordinaria pesca. Anche il nostro mondo, quello di oggi, segnato dalle “ACQUE PROFONDE”, come amava dire Paolo VI, ha bisogno di questa barca e di pescatori obbedienti al vangelo. “Pescatori di uomini”, cioè chiamati a ripescare dal fondo di una vita spenta e inutile tanti uomini e donne incapaci di risalire a galla. Anche a noi Gesù rivolge il suo invito: CI CHIAMA ad essere suoi collaboratori nel costruire un mondo nuovo, una società nuova vivendo la sua parola.
Il cristiano non è tanto colui che impara una dottrina e aderisce ad essa, ma colui che segue una PERSONA, Gesù, si mette sulle sue orme e realizza un nuovo progetto di vita. Il vangelo ci dice che dobbiamo credere sul serio nella Parola di Gesù, fidarci completamente di Lui. Non siamo noi con le nostre iniziative, ma è Dio con la sua grazia che converte gli uomini. Se dopo aver faticato nella pesca la nostra rete è rimasta vuota, forse è perché ci siamo illusi che i risultati dell’apostolato fossero frutto della nostra abilità. Pietro ci insegna che la nostra vita e il nostro apostolato va fondato sul VANGELO. Se costruisci la tua vita sugli insegnamenti di Gesù, sarà come la casa costruita sulla roccia. Se getti le reti dell’apostolato nella consapevolezza che sei un servo inutile, Lui stesso opererà i prodigi più grandi. Pietro ha creduto alla parola del Maestro, ha avuto fiducia in Lui, ha obbedito al suo comando. Il risultato è tutto nella mani di Dio.
d. Enzo Ruggiero