Una donna senza nome viene colta in flagrante ADULTERIO e secondo la Legge di Mosé deve subire una punizione atroce. E’ consapevole della propria debolezza e del destino che l’attende. Ormai non le resta che il passato. Il suo domani è breve come un istante ed è carico del dolore della morte, della condanna, della solitudine. Ora che è smascherata, il suo PECCATO sta davanti a lei.

Gesù si rifiuta di rispondere, di entrare nel gioco astuto in cui volevano costringerlo gli scribi. Si china a scrivere per terra, quasi a ricordare che tutta la nostra vita è come scritta nella polvere, fragile ed esposta al peccato. Contro questa fragilità l’unica MEDICINA è quella della MISERICORDIA . “Chi di voi è senza peccato…” non è semplicemente un invito a non scagliare pietre, ma una provocazione a GUARDARE DENTRO DI SE’, nel proprio cuore e nella propria vita. La donna vede con stupore che, uno dopo l’altro, i suoi accusatori se ne vanno: ora si trova sola dinanzi a questa persona affascinante e misteriosa, autorevole e umanissima.

Gesù non toglie nulla al suo peccato; non le dice: “Il tuo peccato non esiste” ma le dice: “Non ti condanno”. Cioè, sei libera, ti è restituita la vita, perché la misericordia di Dio ti ha raggiunta. D’ora in poi non peccare più. Il perdono di Dio non solo cancella il peccato, ma crea una persona nuova, per un futuro nuovo e migliore. Il Signore ci cambia il CUORE: al posto del nostro cuore di pietra, ci dona un cuore di carne, un cuore pienamente umano.

A ciascuno di noi, come alla donna, Gesù dice: Va’, riprendi il tuo cammino e non peccare più. Non tradire l’amore, percorri piuttosto la via sulla quale ti ho posto, quella della misericordia e del perdono. E’ la via che Gesù stesso percorre, quella della compassione per i deboli e per i poveri. Quella che percorrerà anche nei giorni che verranno, la via della CROCE.

don Enzo Ruggiero

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