Oggi celebriamo la grande festa di Pentecoste, nel ricordo dell’effusione dello Spirito sulla prima comunità cristiana. Subito bisogna chiarire che lo Spirito Santo non è una cosa, ma una Persona, una PRESENZA. Ed è proprio in questo giorno di festa che lo Spirito Santo, come un FUOCO, accende il cuore degli apostoli e li invia per il mondo ad accendere il fuoco dell’amore a Cristo Risorto.
Nel giorno di Pentecoste nasce un NUOVO POPOLO di DIO, battezzato dal fuoco dello Spirito Santo, chiamato ad essere nel mondo segno di salvezza. Nasce la CHIESA, dispensatrice della misericordia di Dio, testimone fedele del messaggio di amore lasciato da Gesù.
Tutti noi abbiamo vissuto, sia pure in maniera meno prodigiosa degli apostoli, una nostra Pentecoste. In noi è sceso lo Spirito Santo nel giorno del BATTESIMO e della CRESIMA; è sceso per vivere con noi, per darci la forza interiore necessaria, così da essere capaci di annunziare il vangelo al mondo. Che cosa ne abbiamo fatto di questo dono?
Gli apostoli hanno accolto con gioia il dono dello Spirito Santo e hanno cambiato radicalmente la loro vita tanto da non avere più alcuna paura, alcuna incertezza. Sono usciti dal Cenacolo perché hanno capito che il loro cenacolo era il MONDO. Ed è al mondo che essi si rivolgono perché ogni uomo ha diritto di conoscere la parola che salva e perdona. Ma noi abbiamo il coraggio della testimonianza in un mondo sempre più incredulo e materialista?
DONACI o Signore il tuo Spirito perché orienti le nostre scelte di vita, venga in aiuto alle nostre debolezze, ci consoli nei momenti di sconforto, ci sorregga quando vacilliamo nella fede e ci dia la forza, se caduti, di rialzarci. MANDA il tuo Spirito perché ci insegni a perdonare e a chiedere perdono, perché ci dia la capacità di distinguere il bene dal male e ci trasformi in figli di Dio.
d. Enzo Ruggiero