COMMENTO AL VANGELO DI DON VINCENZO RUGGIERO- SOLENNITA’ DI PENTECOSTE.

COMMENTO AL VANGELO SOLENNITA’ DI PENTECOSTE.

La PENTECOSTE che oggi celebriamo non è un’invenzione di Gesù o dei primi cristiani. Essa è un’antica festa ebraica nella quale si fa memoria del giorno in cui il popolo d’Israele ricevette la Legge di Dio al monte Sinai, che secondo i calcoli interni alla Bibbia avvenne 50 giorni dopo la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. E noi, 50 giorni dopo la risurrezione di Gesù, celebriamo il dono definitivo della legge di Dio: lo SPIRITO SANTO, che cambia gli Apostoli da timidi, impauriti e rinchiusi, in intrepidi, fervidi e convinti predicatori e testimoni. Ma cosa è successo nella loro vita? Chi li ha trasformati così radicalmente? E’ la forza dell’AMORE che hanno ricevuto dallo Spirito che li fa uomini nuovi.

“Senza la tua forza nulla è nell’uomo, nulla senza colpa”. Così abbiamo detto nella sequenza allo Spirito Santo. E’ proprio vero, senza questa forza nulla è nell’uomo. E’ la forza che viene dallo Spirito che rende ancora oggi la Chiesa coraggiosa e infaticabile annunciatrice delle verità dell’amore di Dio, nonostante incontri dissensi, divieti, avversioni, ostilità.

La Chiesa, cioè tutti noi, tutto il popolo di Dio, la sua famiglia, forte del dono dello Spirito ricevuto e celebrato nei sacramenti, deve svegliarsi dal SONNO, deve uscire allo scoperto, deve rischiare di persona, proprio come gli Apostoli, riuniti con Maria, nel giorno della Pentecoste.

Anche oggi la Chiesa ha bisogno della compagnia della Madre di Gesù con cui invocare questo necessario dono. E poi, forte e trasformata dallo Spirito, deve mettersi in cammino per le strade del mondo. Nelle piazze, come negli angoli più remoti, nelle cattedrali, nelle favelas, nei consessi dei potenti o nelle baracche dei poveri. Nei grandi palazzi come sui bordi delle strade c’è sempre una persona da incontrare, da amare, da consolare, da accogliere. Questa è vera vita. Questa è la VITA dello Spirito, da cui tutti noi siamo abitati.