COMMENTO AL VANGELO SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA ( Lc. 1, 26-38)

La Vergine Maria è per noi un esempio di come vivere questo tempo di Avvento. Il vangelo ci presenta una giovane donna di Nazaret, nell’estrema periferia dell’Impero Romano. Era una ragazza come tutte, ma su di lei si era posato lo SGUARDO di Dio.

E’ il mistero che oggi la Chiesa ci fa contemplare: Maria fu concepita SENZA PECCATO, cioè senza la colpa originale. Ella fu preservata dal dramma della lontananza da Dio, che da Adamo ed Eva segna ogni uomo e ogni donna: non poteva essere ferita dalla colpa originale colei che doveva diventare la Madre del Figlio di Dio.

E tutto questo non per suo merito, ma per GRAZIA. Dio volle preparare in Lei una degna DIMORA per suo Figlio.

Questo mistero di Maria riguarda anche NOI. Come Dio ha posato su di lei il suo sguardo nel momento del concepimento, così l’ha posto anche su di noi, come scrive l’apostolo Paolo: “In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati”. Maria, e noi con lei, siamo stati scelti da Dio ancor prima della creazione. E siamo stati scelti per essere SANTI e IMMACOLATI. Siamo frutto dell’AMORE di Dio: il suo cuore ci ha pensato e siamo venuti alla luce.

La nostra esistenza inizia nel cuore di Dio e in Lui dimoriamo per sempre. Ecco perché crediamo che la vita è santa, per tutti, fin dall’inizio e per sempre. Il Signore non dimentica mai il nostro nome. Tutti siamo nel cuore di Dio.

In questa festa la Chiesa ci fa contemplare la grandezza dell’amore di Dio e le meraviglie che compie attraverso di noi. Maria ha accettato pienamente questa vocazione: non era né facile né scontato. Ella, la prima amata da Dio, è anche la prima a rispondere sì alla chiamata.

Oggi Maria è davanti a noi, davanti agli occhi del nostro cuore, perché contemplandola possiamo imitarla e ricevere anche noi il tenero abbraccio del Figlio che ci riempie il cuore e la vita.

DON Enzo Ruggiero