COMMENTO AL VANGELO SOLENNITA’ DELL’EPIFANIA (Mt. 2,1-12)

Oggi la Chiesa ci invita a celebrare l’EPIFANIA, cioè la manifestazione di Cristo nella sua umanità ai Magi. I Magi sono cercatori di Dio: camminano sulla terra guardando il cielo. Più che un viaggio, un cammino in senso fisico e geografico, il testo di Matteo è il racconto di un viaggio INTERIORE, di un viaggio spirituale, è il viaggio dello Spirito verso il Signore.

La loro è la storia di un cammino, di una partenza lontana, di una ricerca, di un desiderio. Matteo è molto abile nel descrivere il CONTRASTO tra la luce e le tenebre, tra la ricerca dei Magi e la chiusura di Erode, dei sacerdoti e degli scribi. Loro così vicini non hanno visto nulla, non hanno capito nulla. L’avevano lì a due passi, bastava aprire gli occhi. Ma la stella era nel cielo, e loro – i potenti – erano troppo preoccupati di mantenere il loro potere e le loro sicurezze. I Magi, invece, da lontano hanno visto quella luce e senza saperlo hanno incarnato la profezia di Isaia: “Cammineranno i popoli alla tua luce”. Hanno visto e sono partiti senza sapere dove andare, proprio come Abramo, padre della fede.

Il viaggio dei Magi ci ricorda che la STELLA di Betlemme è sorta per illuminare tutti quelli che vogliono vederla; anche i lontani, i non credenti, sono chiamati a partecipare ai frutti del Natale del Signore.

Scrive San Giovanni Crisostomo: “I Magi non si misero in cammino perché avevano visto la stella, ma videro la stella perché si erano messi in cammino”.

E allora alziamo lo sguardo a Cristo nostra STELLA, mettiamoci in cammino e lasciamoci riempire il cuore di quella luce, di quella gioia che solo Lui può donare.

D. Enzo Ruggiero