Chi è Gesù, con quale autorità compie gesti e miracoli? Questi interrogativi risuonano tra i fedeli riuniti nella sinagoga di Cafarnao. La gente è stupita dal suo insegnamento. Percepiscono in Lui qualcosa di diverso dalla solita predicazione. Sono attirati dal suo modo di parlare perché dimostra un’autorità diversa da quella degli scribi. La sua è una parola nuova, diversa, che tocca il cuore, che apre nuovi significati, che alleggerisce il peso della vita. Un profeta potente non solo nelle parole ma anche nelle OPERE.
E nella sinagoga compie il primo miracolo del vangelo di Marco. Non è un caso: per Marco tutta l’opera di Gesù può essere descritta come un grande ESORCISMO che libera il vero volto dell’uomo deformato dal potere di satana.
L’indemoniato è il simbolo di tutto ciò che ci impedisce di diventare credenti. Ognuno di noi è invitato a riconoscere SE STESSO in quest’uomo posseduto, un uomo che non è padrone della sua vita, ma sente la schiavitù del male che lo condiziona e lo domina.
Egli è un credente: abita nella sinagoga, partecipa alla preghiera, professa la sua fede; il primo esorcismo che Gesù esercita è proprio dentro la COMUNITA’, tra i fratelli.
Il primo pericolo è proprio dentro di noi, dentro le nostre scelte. Siamo sempre tentati di trovare altrove il male. Gesù ci dice di guardare DENTRO DI NOI, dentro la comunità, dentro gli atteggiamenti che consideriamo scontati: una fede solo devozionale, un’appartenenza solo esteriore, una fede solo astratta e intellettuale.
Accogliamo la parola liberatrice che oggi Gesù rivolge alle nostre comunità. Chiediamogli la GUARIGIONE dei nostri peccati, dei nostri mali. Chiediamogli che la fede contagi la nostra vita e illumini le nostre scelte.
D. Enzo Ruggiero