Gesù si presenta come il BUON PASTORE che conosce e ama le sue pecorelle fino a dare la sua vita per loro. Lui ci conosce ad uno ad uno, sa tutto di noi: le gioie e le fatiche, i sogni e le fragilità, gli slanci e le cadute. Ci accompagna, ci custodisce, ci protegge. Dovremmo prendere sul serio queste parole di Gesù e chiederci onestamente chi o che cosa è il pastore della NOSTRA VITA e dove la conduce. Quali sono i modelli, gli ideali, i progetti ispiratori delle nostre scelte?
A chi andiamo dietro? A chi affidiamo la nostra vita? Al Buon Pastore che ci tratta da pecorelle o ai falsi pastori che ci trattano da pecoroni? Questa è la buona notizia del vangelo di oggi. Noi non siamo un gregge anonimo, in balia di un padrone, ma pecorelle PREDILETTE, conosciute da Dio, ad una ad una, per nome. L’uomo di oggi si sente un numero, vive in un clima di anonimato e di massificazione, ha la netta sensazione di essere in balia di forze oscure ma potenti, che lo manipolano fino a svuotarlo della propria libertà.
A noi l’immagine delle pecore e del pastore può sembrare inadeguata, poco espressiva, superata. Noi paragonati a pecore. E oggi questa immagine rischia di apparire anche offensiva. Ma la Bibbia usa queste immagini con un significato AFFETTUOSO e umanissimo. La pecora è simbolo della mansuetudine, il pastore della protezione, il gregge dell’unità e della coesione. Sono tutte immagini che ci ricordano la sollecitudine e la premura che Dio ha per noi.
Ci siamo mai chiesti cosa sarebbe un gregge senza un pastore che lo guida e un ovile che lo protegge? Le pecore inevitabilmente si disperderebbero e gli animali feroci ne farebbero strage. Un gregge senza pastore è destinato alla distruzione. Cioè senza Dio gli uomini sono un gregge allo SBANDO esposti al pericolo dei LUPI. E gli uomini di oggi vogliono essere i pastori di SE STESSI.
O Gesù Buon Pastore, Tu solo ci conosci in profondità e ci conduce alla salvezza. Chi potrà strapparci dalle tue mani forti e accoglienti? Né lupi feroci né lusinghe seducenti ci sottraggano al tuo vigile sguardo. Nel tempo dello smarrimento la tua voce ci richiami ai sentieri della vita dove l’abbraccio del Padre ci attende.
D. Enzo Ruggiero
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