COMMENTO AL VANGELO III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (C) (Lc 1,1-4; 4,14-21)

Il vangelo di questa domenica unisce l’inizio del testo di Luca con il primo annuncio fatto da Gesù nella sinagoga. Questo ci mostra la caratteristica del vangelo: nasce dalla testimonianza oculare di alcuni, ma non è pura cronaca di un evento, è l’INCONTRO con Qualcuno che porta all’annuncio di fede.

Esso è rivolto all’illustre Teòfilo (“amato da Dio, amante di Dio”), che in realtà rappresenta ogni lettore del testo sacro, amato da Dio fin dall’eternità. Oggi, ognuno di noi è quel Teòfilo che riceve il messaggio della salvezza proclamato con la venuta di Gesù. Le sue parole nella sinagoga ci attestano che quanto era atteso nei secoli, quanto era promesso, ora si concretizza in Lui.

“Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Quello che ci colpisce è la parola “OGGI” che sempre risuona nelle nostre assemblee liturgiche. Infatti ogni volta che la Scrittura viene proclamata essa si realizza per noi, e noi stessi superiamo il tempo e lo spazio ed entriamo nell’”OGGI” di Dio. Gesù dunque è il Messia venuto per proclamare a tutti la buona notizia della salvezza e questa missione è continuata dalla Chiesa che deve diffonderla fino agli estremi confini della terra.

Oggi come allora c’è questa necessità dell’evangelizzazione. Giovanni Paolo II parlava di “nuova evangelizzazione”, il che vuol dire che siamo tornati indietro, da una società cristiana a un mondo ormai PAGANO nel cuore e nella mente. Gli stessi cristiani tante volte sono paurosamente ignoranti per quanto riguarda le verità eterne. Oggi molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse; si va allargando il pianeta dell’INDIFFERENZA religiosa, cresce il numero delle persone non battezzate o che devono completare l’iniziazione cristiana. Da più parti si dice che il problema non è di far praticare i credenti, ma di far credere i praticanti. Si impone pertanto l’urgenza di una NUOVA evangelizzazione. E’ questa la grande SFIDA della Chiesa di oggi.

D. Enzo Ruggiero