COMMENTO AL VANGELO I DOMENICA DI AVVENTO (B) (Mc. 13,33-37)
L’Avvento che oggi inizia non è solo preparazione spirituale al Natale, ma è ATTESA, desiderio, disponibilità attiva e operosa nei confronti del Signore che VIENE incontro a noi “in ogni uomo e in ogni tempo perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno”.
VIGILARE è vivere ricordando che ci è stato affidato un compito, è ORIENTARE A LUI la nostra vita, è impostare la vita in preparazione di questo incontro. Significa essere “tesi” o “protèsi” verso qualcosa.
La VITA non è un cammino verso il nulla, non è una strada verso la morte, la vita è un cammino verso un INCONTRO, come una sposa con lo sposo, la vita è Cristo che viene incontro a te e tu a Lui.
Il padrone di casa ritornerà ci dice il vangelo. Il mondo sembra dominato dall’ASSENZA di Dio. E’ come un padrone di casa che se n’è andato. Ma invece di vigilare sulla casa i servi ne approfittano. Pensano che Dio non ritornerà più e che la casa sia di loro proprietà. Forse anche noi pensiamo di essere i padroni assoluti della nostra vita: ma non è così. La vita ci potrebbe essere tolta improvvisamente e senza essere interpellati. Verrà il momento del RENDICONTO quando il padrone ci chiederà: Che cosa hai fatto della tua vita? Allora i giochi saranno fatti e non avremo più nessuna possibilità di tornare indietro. Il pericolo per il credente è la SONNOLENZA tranquilla di chi si accomoda sulle sue sicurezze. Il cristiano oggi rischia di perdere smalto e slancio, di lasciarsi trascinare dalla corrente e un po’ alla volta di perdere la luce della fede cadendo nella rete delle tenebre.
ORA per noi è un momento di grazia. ORA dobbiamo aprire il nostro CUORE a Dio e lasciare che Lui entri nella nostra vita.
Prepariamo il nostro cuore in questo cammino verso il Natale perché Dio possa farci conoscere il suo AMORE.
BUON AVVENTO!
D. Enzo Ruggiero