COMMENTO AL VANGELO FESTA DEL BATTESIMO DI GESU’ (Mc. 1,7-11)
La domenica dopo l’Epifania è dedicata alla celebrazione del BATTESIMO di Gesù. Con questa festa si chiude il tempo di Natale. Gesù si fa battezzare nel Giordano dal Battista dando così inizio al suo ministero pubblico. Con questa scelta Gesù dimostra che l’incarnazione non è solo il farsi uomo, ma è l’IMMERGERSI completamente nell’umanità peccatrice.
Egli sceglie di farsi UNO DI NOI, si fa carico di tutto il PECCATO del mondo e con la forza di Dio comincia ad attraversare le strade della vita beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del MALE. Questa è la scelta messianica di Gesù, una scelta che il Padre approva confermandogli tutto il suo compiacimento.
Ma il battesimo ricevuto da Gesù non è come il nostro battesimo. Il NOSTRO battesimo è un battesimo di SALVEZZA, rigenerativo, che ci aggrega a una famiglia, ci assimila e ci introduce nella Trinità. Perciò non possiamo congelare in noi il battesimo. Il battesimo ha bisogno di essere partecipato, vissuto, donato.
Noi abbiamo DIMENTICATO il nostro battesimo. Lo abbiamo relegato ad essere vissuto solo occasionalmente, nelle grandi circostanze. Mai dimenticarsi che siamo FIGLI di Dio, che dobbiamo essere EPIFANIA di Dio nel mondo.
‘”Cristiani non si nasce, ma si diventa”, diceva Tertulliano. Nel senso che essere cristiani per il battesimo, è un DONO; ma vivere da cristiani dipende da noi, dalle nostre scelte.
La festa di oggi è quindi attuale per noi, perché ci ricorda il giorno del nostro battesimo, in cui siamo nati come FIGLI di Dio e FRATELLI di Gesù.
Cosa ne abbiamo fatto del nostro battesimo?
Oggi abbiamo molti battezzati ma pochi cristiani. Rinnoviamo pertanto la nostra fede, la nostra adesione a Cristo e il nostro impegno per la comunità.
D. Enzo Ruggiero