COMMENTO AL VANGELO DOMENICA DELLE PALME C
In questa domenica la Chiesa ci invita a meditare sulla passione del Signore con raccoglimento, con amore, con gratitudine, guidati dall’evangelista Luca che racconta la passione con molta venerazione e ammirazione per il suo Signore. La venerazione la si nota nel fatto che Luca evita di raccontare i dettagli crudeli e umilianti della passione. Ma anche una grande ammirazione per Gesù che è il modello del GIUSTO SOFFERENTE, pieno di misericordia.
Quando ascoltiamo il racconto della passione non dobbiamo provare un sentimento di tristezza o di sconfitta, ma dobbiamo avere nel nostro animo una GIOIA profonda: la passione è veramente la manifestazione più grande dell’amore di Dio. Ci colpisce la padronanza e l’estrema consapevolezza con cui Gesù va incontro alla sua passione: l’ha prevista, l’ha voluta, l’ha desiderata. Gesù è il MARTIRE che va incontro alla croce con slancio. Non è stato schiacciato da forze più grandi di lui, ma si è consegnato volontariamente alla morte. Ha affrontato libero e consapevole la CROCE e ha trionfato su di essa grazie al suo amore senza misura.
Gesù umanamente può sembrare l’uomo SCONFITTO, FALLITO. Eppure è proprio qui che avviene la sua vittoria, la vittoria dell’amore. E’ qui che rivela il suo immenso amore verso il Padre e verso tutta l’umanità. E’ attraverso la sua morte che egli ci ottiene la pienezza della vera vita. E’ attraverso la sua obbedienza al Padre, fino alla morte di croce, che Egli ci ricongiunge con Lui.
Pascal ha scritto che Gesù rimane sulla croce fino alla fine del mondo. La Passione di Cristo continua nella storia dell’umanità e nella Chiesa. Egli continua ad essere perseguitato e condannato in ogni uomo che soffre. Facciamoci un esame di coscienza: noi da che parte stiamo?
D. Enzo Ruggiero
P.s.: se il commento è stato di tuo interesse ti invito a mettere MI PIACE, a CONDIVIDERE e a DIVULGARE: GRAZIE!