COMMENTO AL VANGELO COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

Sulla porta di un cimitero c’è scritto: “Tu che passi, pensa ai tuoi passi, e dei tuoi passi pensa all’ultimo passo”.

La vita è un cammino, e tutti avremo un ultimo passo. Nella visita al cimitero ci accorgiamo come la vita è BREVE e fugace e ci riporta alla realtà, al giusto valore delle cose, ci fa dimenticare il superfluo, ci orienta all’essenziale e a vivere con maggiore intensità e coerenza.

La morte è per ogni creatura un MISTERO profondo e sconvolgente, che destabilizza l’esistenza, la provoca e la confonde ogni volta che appare all’orizzonte. Oggi la Chiesa ci invita non solo a ricordare i defunti, ma anche a riflettere sulla MORTE perché ci ricordiamo che siamo mortali, che tutto passa e finisce, e nello stesso tempo per aprire i nostri occhi su ciò che la morte non può portare via: l’amore e la salvezza di Gesù.

L’amore VINCE la morte, ci annuncia il vangelo. Dove c’è lutto e pianto si apre una porta di speranza e la morte non è più solo la fine della vita, ma il confine con la vita eterna.

Oggi è un giorno di intensi ricordi, ma anche un giorno in cui celebriamo la nostra SPERANZA. Tutto infatti acquista senso alla luce della morte e della risurrezione di Cristo. E’ questo il nostro punto di forza. Se Cristo non fosse risorto tutto sarebbe solo un vano tentativo di consolarci di fronte alla morte. E invece la risurrezione di Cristo è l’evento su cui può poggiare la nostra speranza; se Cristo è risorto anche noi, secondo la sua promessa, risorgeremo.

“Ai tuoi fedeli o Signore la vita non è tolta, ma trasformata”. Proprio come un fiume che conclude la sua corsa nel mare, lì non cessa di esistere, ma cambia il suo modo di essere, continua a vivere in Dio. Il tramonto della nostra vita non è votato ad una notte senza fine, ma ad un’altra AURORA, quella di un giorno nuovo.

Davanti alle tombe di un cimitero i nostri gesti e le parole si aprono alla speranza: un giorno ritroveremo le persone care e con loro canteremo a Dio la nostra gioia perché Egli ha mantenuto le sue promesse e ci ha strappato per sempre al potere della morte.

Davanti alle tombe dei nostri defunti ritroviamo la serenità, ritroviamo la forza dell’ATTESA e della SPERANZA. Sentiamoli vivi nel nostro cuore, perché essi vivono in Cristo. Sentiamoli vicini: sono accanto a noi, separati da un’invisibile parete, superabile solo con gli occhi della fede.

d. Enzo Ruggiero