E’ della cocaina l’escalation più eclatante. Ma in Italia crescono anche i consumi di altre sostanze “eccitanti” – come le ha definite Vittorio Rizzi, vicedirettore della Polizia e Direttore centrale della polizia criminale – quali la metanfetamina e le cosiddette droghe dello stupro (Gbl e Ghb). Lo raccontano i dati dei sequestri, illustrati nella relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della Pubblica sicurezza presentata oggi.

Si evidenzia anche un aumento dei minorenni incriminati per droga: sono stati 1.126 nel 2022, il 14,8% in più rispetto all’anno precedente. Di questi 376 sono stati arrestati. Emerge inoltre un cambiamento del modus operandi delle organizzazioni criminali che gestiscono i traffici, con una riduzione del peso delle singole partite di droga spedite, probabilmente per ridurre i possibili costi derivanti da un sequestro.

La cocaina, dunque. Nel 2022 le forze di polizia ne hanno intercettate ben 26,1 tonnellate, il 22% in più rispetto all’anno precedente. Si tratta del record assoluto che conferma la tendenza al continuo aumento negli ultimi dieci anni, a partire dalle 4,9 tonnellate del 2013.

Per avere un’idea del volume di affari dei trafficanti, le 26 tonnellate bloccate, se fossero state vendute al dettaglio ad un prezzo medio di 80 euro al grammo, avrebbero generato introiti per circa 2 miliardi di euro. I principali Paesi di provenienza di questa droga sono l’Ecuador (61,74%), il Brasile (10,85%) ed il Guatemala (8,21%). I sequestri frontalieri rappresentano il 78,28% del totale intercettato in Italia.

E un ruolo di “assoluta centralità” – rileva la relazione – lo riveste il porto di Gioia Tauro, nel quale si concentra l’80,35% dei sequestri di cocaina effettuati alla frontiera marittima, con un’incidenza del 61,73% sul totale nazionale. Ci sono, ha osservato il Direttore centrale per i servizi antidroga, generale Antonino Maggiore, “connivenze interne di operatori interno allo scalo calabrese”, che garantiscono il recupero delle partite di cocaina giunte a bordo di cargo provenienti dal Sudamerica. Stabili, invece, i sequestri di eroina: 548 kg, dato in linea con la media dell’ultimo quadriennio, il che fa pensare ad un numero stabile di consumatori abituali, circa 300mila.

Netto calo, invece, dei sequestri di cannabis (47 tonnellate contro le 68 del 2021. Le indagini confermano un consolidamento della produzione made in Italy, con piccole piantagioni sequestrate soprattutto al Sud (Calabria in testa). Flessione anche per i sequestri di droghe sintetiche.

Ma in questo ambito risulta in controtendenza la metanfetamina, che, da sola, rappresenta la quota più consistente delle droghe di sintesi sottoposte a sequestro (circa il 43% del totale). Nel 2022 ne sono stati sequestrati 44 kg con un incremento del 71% rispetto all’anno precedente. Resta poi alto il dato relativo ai sequestri di Gbl e Ghb, la cosiddetta droga dello stupro.

Ne sono stati intercettati rispettivamente 37,5 e 0,68 litri nella forma liquida e 9 e 4 kg in altre presentazioni. La commercializzazione delle droghe sintetiche avviene, frequentemente, attraverso siti che operano nel dark web. “È anche una questione culturale – è il commento sulla relazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini – perché c’è qualche persona importante, qualche influencer, che ti racconta sul web che qualche droga non faccia poi così male.

Io penso – aggiunge – che la gente si possa divertire in tante maniere, senza di quello”.

(ANSA)