Mantenere il clima domestico ideale senza far lievitare i costi è una sfida che si può vincere, ma solo adottando soluzioni adeguate. Come già saprete, esistono diverse tipologie di climatizzatori, ognuna con caratteristiche, consumi e investimenti diversi.
È possibile scegliere tra apparecchi fissi, come i condizionatori split, o dispositivi mobili, come i raffrescatori portatili, e ogni scelta comporta differenti gradi di efficienza, potenza e costi di gestione.
Per questo, la prima cosa da fare è rivolgersi a centri qualificati, come quelli specializzati in installazioni di modelli Daikin Bologna. Il contributo dell’esperto garantirà prodotti sicuri e durevoli, oltre che a norma. Per quanto riguarda i costi vivi, invece, ecco una panoramica con tutte le informazioni su consumi, modelli e buone prassi d’uso.
Scegliere il modello giusto
La soluzione più popolare è quella dei condizionatori fissi, che si dividono in mono o multi-split: i primi sono composti da un’unità esterna e una interna, mentre i multi-split permettono di climatizzare più stanze collegando diverse unità interne a una sola esterna.
Una delle principali metriche da considerare per valutare il consumo energetico di questi apparecchi è l’indice SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio), cioè l’efficienza energetica stagionale per il raffrescamento, e lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) per il riscaldamento. Più alto è il valore di SEER o SCOP, migliore sarà l’efficienza del climatizzatore.
Optando per i climatizzatori mobili, si può beneficiare della versatilità ma si potrebbe spendere di più in termini di consumi. In genere si trovano queste indicazioni espresse in BTU (British Thermal Unit), cioè la misura della capacità di raffreddamento e di kilowattora (kWh) per il consumo elettrico.
Lavori di installazione
Per quanto riguarda l’installazione dei condizionatori fissi, c’è da mettere in budget eventuali piccoli lavori edili. Ci riferiamo al necessario per posizionare le unità interne ed esterne, cioè fori nelle pareti per i tubi, interventi all’impianto elettrico e così via. In genere conviene considerare nel preventivo anche gli appuntamenti di manutenzione periodica, come la pulizia dei filtri e il controllo del gas refrigerante.
L’investimento iniziale può variare molto, a seconda della complessità dell’impianto e della grandezza della casa, quindi varia da poche centinaia di euro a salire. C’è da considerare che i modelli di ultima generazione sono progettati proprio per ammortizzare i consumi, quindi molto spesso danno diritto a sconti, esenzioni sull’IVA e altri benefici fiscali.
Consumi e costi del condizionatore
Il consumo di un climatizzatore dipende dalla sua classe energetica, dalla potenza e dall’uso che se ne fa. Un climatizzatore in classe A sarà ovviamente più costoso all’acquisto, ma potrebbe ridurre il consumo fino al 30%. Per questo le persone puntano spesso sulla tecnologia inverter, la quale permette di regolare la potenza in base alla temperatura, evitando continui accendi e spegni che consumano più energia.
Quanto all’uso, è ovvio che ci sono modi e modi per beneficiare di un condizionatore. Di norma si raccomanda di impostare temperature moderate e costanti e di utilizzare funzioni di regolazione automatica del tasso di umidità e di accensione/spegnimento programmato.
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