Giovedì si è tenuta la prima udienza preliminare, dove i pm hanno depositato nuovi atti, tra cui il verbale dell’interrogatorio di Alberto Sarra, ex sottosegretario regionale arrestato nell’operazione “Mamma Santissima”, uno dei filoni della maxi indagine di rinvio a giudizio denominata Gotha, che ha portato 70 imputati in tribunale, tra cui spiccano i nomi del senatore Antonio Caridi e dell’avvocato Paolo Romeo, quest’ultimo considerato dall’accusa il protagonista dell’intera vicenda, colui che muoveva le fila delle relazioni tra massoneria e ‘ndrangheta.
Alberto Sarra, che non è un collaboratore di giustizia, è stato interrogato il 27 Ottobre nel carcere di Milano Opera dal pm Giuseppe Lombardo a cui ha riferito che “senza Romeo le carriere politiche di Giuseppe Scopelliti, Pietro Fuda, Antonio Caridi e Umberto Pirilli, non si sarebbero sviluppate, o non si sarebbero sviluppate allo stesso modo.”
Ma anche più recentemente, a febbraio 2017, Sarra durante un altro colloquio interrogatorio con il pm Lombardo, avrebbe raccontato nuovi retroscena, partendo dalle dichiarazioni di Moio, ha raccontato dell’avvocato Gianfranco Giunta, il cui genitore avrebbe avuto contatti con l’On. Gigi Meduri, per poi parlare di Seby Vecchio nominato presidente del consiglio comunale nel 2011. Sarra ha poi approfondito la rete relazionale facente capo a Paolo Romeo, nominando Eduardo Lamberti Castronuovo, molto vicino all’on. Belcastro, Ass. provinciale nella giunta Raffa.
Per gli inquirenti, quelle che arrivano da Sarra sono conferme. Il tutto è ben documentato dalle numerose intercettazioni e dalle registrazioni, si conferma quindi Paolo Romeo, come colui che muoveva le fila di ogni e in ogni situazione, tutto contaminato da massoneria e dalla ‘ndrangheta, i due elementi che pare non mancassero mai nella stipulazione delle “relazioni.”
Carlotta Tomaselli