Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una tragedia immane, a piangere la tragica scomparsa di un giovane lavoratore che si aggiunge alla lunga schiera di vittime che hanno perso la vita a seguito di incidenti sul lavoro.

Così il Sindaco Francesco Cosentino, a nome dell’intera comunità, esprime profondo cordoglio per la morte del concittadino Domenico Zito che ha perso la vita per un grave incidente occorso all’interno del Porto di Gioia Tauro.
Secondo il primo cittadino “è inaccettabile che ancora oggi si possa morire sul posto di lavoro. In un momento come questo nel quale si lotta disperatamente per conquistare un posto di lavoro e in cui l’occupazione rappresenta una risorsa importante per la crescita, non si può accettare che un uomo possa ancora perdere la vita sul lavoro.
Si tratta di tragedie che lasciano dentro tanta rabbia e un grande dolore ma devono spronare tutti a non abbassare la guardia su un tema tanto delicato quanto purtroppo di triste attualità come quello della sicurezza e della tutela dei diritti dei lavoratori.

Serve un impegno congiunto da parte di ognuno, istituzioni, organizzazioni sindacali, imprese e associazioni di categoria, affinchè nessuno sia più costretto a piangere un marito, un padre o un figlio che ogni giorno esce da casa per guadagnarsi di che vivere.

Per fermare un fenomeno che purtroppo continua a fare vittime occorre fissare regole e strumenti efficaci che garantiscano maggiore e scrupolosa attenzione alle norme di sicurezza in ogni luogo di lavoro per evitare che si ripetano situazioni del genere”.
“Ma oggi, conclude il Sindaco, è giorno di dolore e di cordoglio e il nostro commosso pensiero va rivolto alla famiglia della giovane vittima, vicinanza e solidarietà da estendere anche ai colleghi di lavoro.
Domani, conformemente a quanto fatto dal Sindaco di Gioia Tauro, i lavoratori del Comune di Cittanova si fermeranno per un minuto di raccoglimento in memoria di Domenico Zito.
L’Amministrazione Comunale e la comunità cittanovese sono vicine alla famiglia per piangere l’ennesima morte sul lavoro, una situazione profondamente ingiusta, che non dovrebbe mai verificarsi”.