Per molti anni e con segnalazioni, denunce e prese di posizioni coraggiose, la CISL FP e CISL Medici avevano preannunciato la pericolosa situazione che riguardava le Cardiologie – UTIC dell’ASP di Reggio Calabria, purtroppo chi di dovere(Commissari e Direttori Generali pro tempore) non ha posto in essere alcuna azione a rimuovere le cause del degrado operativo e morale in cui è stato portato un Settore che da fiore all’occhiello di ambedue gli Ospedali Spoke dell’Azienda, è precipitato in un pericoloso baratro.
Per la fortuna dell’Ospedale Spoke di Polistena ma soprattutto dell’Utenza di riferimento, nel 2018 ha preso Servizio nella Cardiologia-UTIC dell’Ospedale di Polistena il Dr. Vincenzo Amodeo che da subito ha trasformato la Struttura Complessa, intervenendo in modo significativo sull’organizzazione, sulla logistica e soprattutto sulla motivazione del Personale ivi operante che in pochissimo tempo ha manifestato gli effetti che una “guida sicura” sortisce ma soprattutto mantiene e migliora nel tempo.

 

Mentre l’Unità Operativa di Locri viveva grossi conflitti interni, con fughe di Professionisti attraverso dimissioni e pensioni anticipate, quella di Polistena usciva spesso sui giornali, in controtendenza assoluta rispetto all’abituale cronaca sulla sanità, infatti si parlava di episodi di eccellenza, di avvio di procedure cliniche e chirurgiche mai effettuate prima, si era finalmente raggiunta l’affermazione del Settore, con fiducia e speranza da parte della Popolazione Pianigiana che a stesso mezzo o sui social manifestava compiacimento.
Nonostante qualche risentimento interno, l’Unità Operativa ha funzionato benissimo ma trasferimenti e pensionamenti hanno messo a dura prova l’eccellente progresso raggiunto, infatti si apprende che, con lettera inviata via PEC ( a cui non è mai stata data risposta ) , in data 18/08/2021, al Commissario Regionale alla Sanità dr. Guido Longo e al Commissario Straordinario dell’ASP-RC dott. Gianluigi Scaffidi, il Dott. Vincenzo Amodeo, Direttore f.f. della U.O. C. di Cardiologia/UTIC del P.O. di Polistena, evidenziava la drammaticità della situazione creatasi presso detta Struttura, a causa della carenza di organico Medico ed Infermieristico, con conseguenze devastanti sulla sicurezza delle cure e sulla necessità di dare risposte al bisogno di salute che proviene dal vastissimo territorio pianigiano.
Purtroppo In seguito alle esternazioni, pubblicate a mezzo stampa (anche nella qualità del Dr Amodeo di rappresentante sindacale), relative alle difficoltà derivanti da tali carenze, causa di depotenziamento delle Strutture Cardiologiche Ospedaliere di Polistena e di Locri, egli veniva citato in giudizio dal Commissario dell’ASP.

Non comprendiamo le ragioni di chi ha sicuramente a cuore il funzionamento della propria Azienda e conoscendo le abitudini del Commissario confidiamo che non vi siano finalità punitive a fronte di chi propone soluzioni a salvaguardia dell’Utenza e per la costruzione di una sanità migliore che punti sulla centralità del malato, per evitare che si giungesse ad una situazione la cui drammaticità è ormai sotto gli occhi di tutti. Infatti, dei 16 medici previsti in organico presso la Cardiologia di Polistena, ne sono rimasti solo 8, di cui due esentati dal lavoro notturno, uno che svolge le funzioni di Primario e con quattro di questi pronti per andare in pensione tra aprile e giugno, per non parlare del personale infermieristico ormai ridotto all’osso, con 19 infermieri a fronte dei 40 previsti e 4 OSS a fronte dei 20 previsti.
Altrettanto drammatica è la situazione a Locri, dove in seguito alla fuga di validi professionisti, pensionamenti e malattie con conseguente difficoltà di garantire il minimo dell’assistenza, si è giunti al collasso e nei giorni scorsi per i numerosi contagi che si sono manifestati dentro il Reparto, si è proceduto con la chiusura momentanea dei locali della Cardiologia e il mantenimento dell’UTIC con solo quattro posti letto, il problema non sarà ripristinare gli ambienti ma pensare di ripartire con un numero di Medici che non permetterà la copertura dei turni.

Un crollo di erogazione delle prestazioni in tutta la Provincia, in particolare non sarà più possibile garantire l’esecuzione di procedure terapeutiche salvavita, posto che, da qui a breve, andranno in pensione alcuni Medici del G.O.M., esperti nella metodica e lo stesso dott. Amodeo che non ha ottenuto la proroga per il mantenimento in servizio fino al 70° anno di età, nonostante previsto dalla legge N°126 del 13/10/2020, con richiesta accettata con deliberazione n° 329 del 26 marzo 2021, successivamente revocata ( con deliberazione N° 346 del 01/04/2021) con motivazioni che alla luce della stessa Legge di proroga e dell’emergenza del momento dovrebbero essere assolutamente riconsiderate, tenuto conto del rischio a cui si espone la popolazione e la difficoltà a reclutare professionisti qualificati e in condizioni di affrontare le emergenze in cardiostimolazione.
La CISL FP e CISL Medici hanno gradito la sensibilità del Dr Amodeo che è disposto a rimanere senza alcun aggravio di spesa per l’Azienda, offrendo la propria esperienza per non interrompere la qualificata assistenza finora garantita.