Da un lettore R. e P.
Per chi non lo sapesse ci troviamo nel comune di Platì, nella Città metropolitana di Reggio Calabria. Da mesi ormai, dal mese di agosto per esattezza, il cittadino di Cirella non ha più la possibilità di svolgere quello che il resto d’Italia può fare: doccia, lavarsi le mani in serenità e svolgere qualsiasi norma di igiene personale quotidiana. Al resto della nazione questo può sembrare improbabile e anacronistico, ma a Cirella succede. Posso anche affermare che, il paese tutto, versa in maniera costate, ogni maledetta estate, da giugno a ottobre, in condizioni di carenza idrica ai limiti dell’estremo. Per di più, come se non bastasse, dopo un certo orario sconosciuto a noi cittadini, le fontanelle pubbliche sparse per il paese smettono di scorrere.
Di certo siamo consapevoli dell’enorme problema legato alla siccità che attanaglia il territorio, ma come posso spiegarmi che da oltre 30 anni la questione acqua in casa non è stata risolta?
Può essere normale, al giorno d’oggi, aprire i rubinetti di casa e non veder uscire un sorso d’acqua?
Può essere normale vedersi costretti a trovare soluzioni improvvisate, come trasportare acqua da fonti lontane, e ricorrere alla preghiera per invocare un pugno d’acqua?
Piu volte, e in diversi modi, ognuno di noi ha fatto presente la situazione al comune di Platì. La triste soluzione è stata il silenzio assordante e l’abbandono indifferente..
Anche Sorical, ha saputo e sa, in maniera più appropriata la situazione. Ma nonostante questo, indifferenza..
Saranno le condotte idriche abbandonate, sporche, vetuste e lacerate dal tempo a causare tutto questo? Non si sa.
Mi chiedo però, se nelle case dei responsabili, o meglio di chi dovrebbe prendere a cuore questa situazione, l’acqua dovesse mancare per qualche ora.
Forse è proprio vero, ti rendi conto di quanto sia importante una cosa, solo quando non ce l’hai più!!
Questa è la situazione a Cirella di Platì, spero possiate darci una mano a risolvere la questione