Aristide Bava
SIDERNO – Nel piccolo borgo interno di Camini, ben noto per la sua accoglienza ai migranti e forte della presenza della Associazione Jungi Mundu presieduta da Rosario Zurzolo, che da anni è molto attiva (è stata anche vincitrice del bando Unar 2022) esiste un mondo senza confini da dove si può trarre grande ispirazione.
E’ di questo avviso il regista locrese Bernardo Migliaccio Spina che d’intesa con la Scuola Cinematografica della Calabria di Siderno, diretta da Lele Nucera si è attivato mettere a fuoco il Progetto Eurocoop della Jungi Mundu con la realizzazione di un cortometraggio dal titolo ” Le regole del gioco” e di un docufilm intitolato “Vieni o vai ? Stai”. Il tutto per raccontare la realtà delle migrazioni e dell’accoglienza, nell’universo multietnico della piccola cittadina e fare barriera contro le discriminazioni razziali. Nei filmati si raccontano i giovani migranti, il dolore per aver lasciato la propria terra, la scoperta di nuovi luoghi, l’entusiasmo ritrovato in un paese lontano che ora sentono come il loro. E si raccontano dirigenti e operatori dell’ Associazione che quell’integrazione l’hanno costruita giorno dopo giorno, passo dopo passo, con preparazione e professionalità, ma soprattutto con la mente e il cuore aperti.
“Le regole del gioco” diretto appunto da Bernardo Migliaccio Spina, che è anche docente della Scuola cinematografica della Calabria è stato girato in alcuni dei posti simbolo di Camini, racconta di bambini e ragazzi, tra i 9 e i 17 anni, beneficiari del progetto di accoglienza o del luogo, che sono diventati attori con tutta la spontaneità del loro non essere professionisti, un elemento importante, che riesce a restituire l’autenticità del messaggio. Secondo Bernardo Migliaccio Spina, Camini è un mondo colorato di bellezza, una fonte continua di ispirazione e anche per questo il suo è stato un lavoro stimolante, che ha richiesto una notevole capacità di ascolto in uno scambio reciproco . Non si racconta soltanto una storia – ha detto – ma se ne fanno confluire tante. La sintesi si ricerca nella semplicità e in uno sguardo oggettivo sulle cose. Le atmosfere, nate dall’accoglienza e dall’integrazione, sono magnifici motori narrativi. “Per il cortometraggio – precisa – abbiamo dato spazio al linguaggio dei suoni, degli sguardi, perché non sono necessarie troppe parole.
Nel documentario sono invece le storie, raccontate in prima persona, a dare spazio all’universo emozionale. La Eurocoop, con la sua squadra di professionisti, ha dato concretezza al sogno di un mondo senza confini che dovrebbe diventare paradigmatico, facendo crescere sempre più i luoghi che generano pace e bellezza. Una straordinaria esperienza per la nostra scuola». Il cortometraggio è stato già presentato in anteprima la scorsa settimana a Camini. “Le regole del gioco” sarà proiettato quanto prima in appositi eventi e sarà anche presentato nei festival cinematografici a tema.
nella foto Il regista Bernardo Migliaccio Spina al lavoro in una abitazione di Camini