E’ morto questa notte a Bologna, all’età di 81 anni, l’attore Gianni Cavina. A darne notizia all’ANSA è il regista Pupi Avati, che ha diretto Cavina in numerosi film tra cui l’inedito ‘Dantè, atteso in sala a settembre. Nato a Bologna 81 anni fa, malato da tempo, Cavina aveva vinto nel 1997 il Nastro d’argento per la sua interpretazione in ‘Festival’ di Avati.
Dopo gli esordi a teatro, allo Stabile di Bologna, nel 1968 Cavina debutta al cinema, con Flashback di Raffaele Andreassi. Poi l’incontro con Avati, con cui gira Thomas – Gli indemoniati, Balsamus, l’uomo di Satana e La mazurka del barone della santa e del fico fiorone, con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio. Attore dai mille volti, recita anche in commedie come Buttiglione diventa capo del servizio segreto, San Pasquale Baylonne protettore delle donne. Per Avati è anche sceneggiatore di film come Bordella o La casa dalle finestre che ridono. Il sodalizio con il regista prosegue con film come Tutti defunti… tranne i morti e Le strelle nel fosso. Tra le sue interpretazioni, anche L’ingorgo – Una storia impossibile di Luigi Comencini, La locandiera di Paolo Cavara, la commedia sexy Cornetti alla crema di Sergio Martino. Torna a lavorare con Avati in Dancing Paradise, Regalo di Natale e poi La via degli angeli, La rivincita di Natale, Gli amici del bar Margherita. Tra le su interpretazioni anche Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio. Sarà ancora sul set con Avati per Una sconfinata giovinezza, Il cuore grande delle ragazze, Il signor Diavolo, del 2019. Al cinema ha sempre alternato i ruoli televisivi: tra i più recenti, la serie corale “Una grande famiglia” per Rai1.