Si illumina a Ciminà il ricordo di Suor Michelina Renda, nella ricorrenza dell’anniversario del suo ritorno in cielo. Il sindaco del Comune Giovanni Mangiameli, Mons. Domenico Tropeano, Filippo Varacalli e il prof. Ugo Mollica unitamente alla madre generale della congregazione delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo Suor Rita Sgambellone riaccendono con devota emozione l’attenzione di tutti sul volto nobile ed ispirato dell’ umile Ancella di Carità, Suor Michelina, che negli anni tristi della seconda guerra mondiale fu anche Superiora del Santuario di Polsi.
Prima che una terribile forma di artrite anchilosante la costringesse a letto, accudita con riverente amore dalle consorelle, nell’Istituto delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo a Locri.
Lì dispenso’ a profusione i doni del suo Carisma, ricevendo i bisognosi del conforto divino, a sollievo di ogni tipo di infermita’. Per tanto tempo è stata collaboratrice di pari vocazione spirituale di Madre Giuditta Martelli.
Martedì 5 dicembre giorno del ricordo della nascita al cielo della religiosa, dopo la concelebrazione Eucaristica, che sarà presieduta dal Vescovo, Mons. Giovanni Battista Piccioli, verrà presentato ed intonato un suggestivo canto mistico, celebrativo dell’amatissima religiosa, opera notevole di Don Cosimo Castanò cantore delle figure divine della Locride.
Sulla scia di quanto ha prodotto per la Venerabile Rosa Staltari di Antonimina, Don Cosimo ha tratto ispirazione dalla delicata figura di Suor Michelina Renda e le ha dedicato un canto bellissimo, di pari dolcezza, sia nel testo poetico, che nella melodia che lo anima e lo sostiene.
Muovendo dall’ espressione che identifica Suor Michelina: ” Qui si fa la volontà di Dio”, Don Cosimo ha composto tre strofe limpide, che tratteggiano con sacra eleganza l’itinerario di fede e la dolcezza della limpida religiosa di Ciminà, a 52 anni dalla sua nascita in Cielo.
Sono esempi di luce santa, che, nella cupa stagione che stiamo vivendo, danno al cuore un senso di sollievo e una ragione di speranza.
Filippo Varacalli