di Aristide Bava
“Ciminà non deve essere conosciuta solo come la piccola capitale del Caciocavallo ma ha anche tante altre cose molto importanti che possono e devono essere valorizzate”. E’ lo stesso sindaco del piccolo borgo interno della Locride, Giovanni Mangiameli, che esprime questa considerazione al termine di una intensa giornata nel corso della quale è stato inaugurato anche un piccolo museo battezzato come ” Museo dell’Olio” ricavato in un antico frantoio che un tempo ha fatto la fortuna degli agricoltori della zona. Una giornata iniziata di buon mattino con una ” Camminata tra gli ulivi” per far ammirare , soprattutto agli ospiti arrivati nel centro interno locrideo, le ricche potenzialità di Ciminà, una interessante visita al frantoio e una apprezzata degustazione di prodotti tipici locali.
Poi nel pomeriggio un convegno, proprio all’interno del vecchio frantoio, al quale hanno partecipato unitamente ai rappresentanti della famiglia Polifroni ( per tutti ha parlato la Sig.ra Gabriella) che hanno donato l’immobile all’amministrazione comunale, il presidente dell’ Ente Parco Aspromonte Leo Autelitano, il consigliere della Città Metropolitana Rudy Lizzi, il Presidente della Fondazione Mediterranea, Vincenzo Vitale, il Delegato dell’ Accademia Italiana della Cucina, Giuseppe Ventra,, l’ Arch. Silvia Lottero, Responsabile del Geoparco Unesco e Antonio Paolillo Tecnologo alimentare e autore del libro ” Il caciocavallo di Ciminà” un volume che non si è fermato solo a parlare di questo formaggio “unico” tra tradizione storica e neova tecnologia ma si sofferma anche sui luoghi della sua produzione, sulla storia di Ciminà, sull’emozione che può dare un territorio ancora selvaggio ma ricco di interessanti reperti storici e di grandi potenzialità.
E lo stesso presidente del Parco Leo Autelitano ha espresso la convinzione che queste potenzialità possono e devono essere valorizzate al pari degli altri citati relatori che, ognuno per il settore di propria competenza , hanno fatto le loro positive considerazioni sulla iniziativa del primo cittadino che, con l’intensa giornata organizzata, ha voluto far accendere i riflettori sul “suo” Comune , noto in tutta Italia per la produzione del caciocavallo e da sempre legato alla pastorizia e all’agricoltura, ma certamente borgo antico della Locride che merita di essere maggiormente conosciuto e valorizzato .per le sue altre ricchezze, una delle quali è appunto il vecchio frantoio ora diventato un piccolo museo. E Mangiameli, approfittando della”Giornata nazionale della camminata tra gli ulivi” organizzata in tutta Italia dall’Associazione Città dell’Olio e tenutasi domenica 29 ottobre in molte città Italiane , ha ben pensato di legare l’iniziativa alla conoscenza non solo del paesaggio locale ma anche di promuovere il borgo antico con l’inaugurazione del museo, con l’esaltazione del caciocavallo ma anche con la conoscenza del patrimonio del suggestivo territorio. Un evento – ha detto il sindaco – destinato ad aprire nuovi spazi per il futuro di Ciminà.
nella foto – Lizzi, Autelitano, Lottero, Mangiameli