La Polizia di Stato di Vibo Valentia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due persone ritenute responsabili di un efferato omicidio. L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e svolta dagli investigatori della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo, ha permesso di chiudere il cerchio in merito ai responsabili di un omicidio verificatosi nel dicembre 2015. Le attività investigative avevano già permesso di arrestare lo scorso mese marzo un giovane vibonese il cui DNA era stato rinvenuto su un paio di guanti trovati sulla scena del crimine. Le ulteriori investigazioni, svolte grazie a tecniche di indagine tradizionale e a moderni metodi di investigazione scientifico-forense, hanno consentito di acquisire importanti elementi di reità a carico di due giovani.

Secondo l’ipotesi del Commissariato di Vibo Valentia l’omicidio potrebbe essere stato legato ad una vendetta per le tendenze pedofile della vittima, un 45enne, ucciso in un agguato a Vibo Valentia il 15 dicembre del 2015.
Dalle indagini è emerso che Francesco Fiorillo potrebbe essere stato assassinato perché avrebbe tentato di adescare uno o più minori legati a persone che avrebbero poi programmato la vendetta nei suoi confronti.
L’assassinio di Fiorillo e la scoperta delle tendenze pedofile della vittima avevano scattare, tra l’altro, un’indagine del Commissariato di Vibo Valentia che aveva portato alcuni mesi dopo all’operazione “Settimo cerchio”, che ha stroncato un giro di pedofilia in cui era coinvolto anche un sacerdote.

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