La guerra vista nella sua deflagrante drammaticità non attraverso gli occhi di chi la combatte, ma di chi rimane ad attendere e vive nelle proprie case una battaglia fatta di dolore e speranza. È questo l’aspetto, immutato nel tempo, oggi come ieri, su cui si concentra “Il ritorno del soldato”, l’unica opera teatrale dello scrittore calabro toscano Saverio Strati (Sant’Agata del Bianco (Rc) 16/08/1924 – Scandicci (Fi) 09/04/2014), che debutterà il 7 febbraio al Teatro Aurora di Scandicci diretta da Giancarlo Cauteruccio, prodotta da Teatro del Carro.

La piéce, scritta insieme al dramaturg Vincenzo Ziccarelli, rientra nel progetto “100Strati”, ideato dal Comitato per le celebrazioni istituito dalla Regione Calabria insieme alla Fondazione Calabria Film Commission in collaborazione con la Regione Toscana, la Fondazione Toscana Spettacolo e il Comune di Scandicci per celebrare lo scrittore – Premio Campiello nel 1977 per “Il selvaggio di Santa Venere” -, sia nella sua terra natale sia in quella di adozione, dove visse per cinquant’anni fino alla sua morte.

Dello spettacolo era andato già in scena nel 2009 un primo studio scenico firmato dal regista Giancarlo Cauteruccio a Scandicci, alla presenza di uno Strati particolarmente emozionato, nel pieno della mobilitazione da parte di intellettuali, giornalisti e istituzioni per sostenere l’assegnazione del vitalizio previsto della Legge Bacchelli, ottenuta nel 2009 risolvendo le condizioni di indigenza nelle quali era venuto a trovarsi lo scrittore. Autore di innumerevoli romanzi e racconti, tradotti in varie lingue, Strati ha reso protagonisti i poveri, raccontando attraverso una nuova lingua scritta importata dalla lingua parlata, e osservando dai paesaggi dell’Aspromonte l’antico mito del Mar Jonio.

Questa nuova messa in scena de “Il ritorno del soldato” nasce dopo sedici anni per il centenario di Strati, prodotta dalla compagnia Teatro del Carro, da sempre attenta alle opere di quegli autori calabresi che hanno saputo portare la loro creatività fuori dai confini della loro terra. Con adattamento, scene, luci e regia di Giancarlo Cauteruccio, è interpretata da quattro talentuosi attori calabresi, Laura Marchianò, Stefania De Cola, Francesco Gallelli e Salvatore Alfano, e si avvale delle musiche originali dei giovani musicisti Vincenzo Maria Campolongo e Marco Carbone, oltre alla preziosa collaborazione artistica e voce off di Anna Maria De Luca, fondatrice insieme a Pino Michienzi del Teatro del Carro. La scenografia video e le elaborazioni digitali sono firmate da Nino Cannatà; il prologo originale dello spettacolo è scritto da Annagiusy Lufrano, la canzone scritta e interpretata da Salvatore Alfano; la cura organizzativa e la direzione produttiva sono di Luca Maria Michienzi.

La prima nazionale a Scandicci, nella rassegna “Aurora di sera” di Fondazione Toscana Spettacolo e Comune di Scandicci, sarà preceduta da una matinée in anteprima per le scuole di Firenze il 5 febbraio al Teatro La Compagnia, con Fondazione Sistema Toscana.

Lo spettacolo tornerà in Calabria dove ci sarà la prima regionale il 26 e il 27 marzo al Teatro Rendano a Cosenza, per poi replicare al Teatro Cilea a Reggio Calabria, al Teatro Politeama a Catanzaro, al Nuovo teatro di Crotone e al Teatro Gentile di Cittanova (Rc), in attesa di definire la data al Nuovo teatro di Vibo Valentia.