CECCO ANGIOLIERI -S’i’ fosse foco, arderei il mondo – analisi curata dal professore Vincenzo Bruzzaniti

S’i fosse foco,arderei ‘l mondo

S’i fosse vento,lo tempesterei;

S’i fosse acqua ,i’ l’annegherei

S’i fosse Dio ,mandereil’ en profondo

 

S’i fosse papa ,sarei ‘allor giocondo,

Che’ tutti cristiani imbrigarei;

S’i fosse imperator ,sa’ che farei?

A tutti mozzerei lo capo a tondo

 

S’i fosse morte , andarei a mi’ padre

S’i fosse vita , fuggirei da lui:

Similemente  faria da mi’ madre

 

S’i fosse Cecco, com’i sono e fui,

Torrei le donne giovani e leggiadre

E vecchie e laide lasserei altrui

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Forma metrica : sonetto costruito da quartine a rima incrociata ( ABBA-ABBA)e da terzine a rima incatenata( CDC-DCD).

Livello tematico

Il sonetto si presenta come un’ ingiuria volutamente provocatoria del poeta contro tutti gli uomini , in particolare contro i genitori .E’ evidente il desiderio il desiderio dell’ autore di sorprendere ma anche di suscitare il riso con i suoi desideri paradossali .Il tono , che si mantiene crudo e violento per le prime tre strofe , si smorza nel finale :il sonetto si conclude infatti con una bonaria strizzatina d’occhio al lettore con l’ enunciazione di una filosofia di vita ispirata al godimento e all’amore per le belle donne. A una prima lettura si potrebbe avere l’ impressione che il componimento

sia uno sfogo immediato e spontaneo dell’ autore fra lo scherzoso e l’adirato , ma un’ analisi piu’ attenta ne rivela l’ accurata e simmetrica costruzione sia a livello tematico sia espressivo. Infatti : nella prima quartina sono elencati i quattro elementi che costituiscono l’ universo , che vengono presentati come forze violente e distruttive ;nella seconda quartina l’ attenzione si sposta sui due pilastri che reggevano la società medievale : il papa e l’ imperatore . Anch’ essi , al pari degli elementi naturali ,appaiono come entità  violente : l’ imbrigare , il mozzare il capo sono infatti considerati atteggiamenti connaturati all’ essere papa o imperatore ;nella prima terzina vengono presi di mira il padre e la madre , nei confronti dei quali il poeta dichiara provocatoriamente il proprio odio .Assistiamo pertanto a un graduale processo di avvicinamento degli obiettivi contro i quali è rivolta l’ ingiuria dell’ autore : dal mondo naturale considerato nel suo insieme ,alle autorità del tempo , alla famiglia ;nella terzina finale si passa bruscamente dai toni violenti e ingiuriosi alla battuta scherzosa , dal negativo al positivo, dalla morte alla vita , da desideri impossibili a desideri un po’ più realizzabili.

Livelli sintattico , lessicale e delle figure retoriche

All’ accurata disposizione dei temi corrisponde sul piano espressivo una sapiente elaborazione ottenuta mediante l’ uso efficace dell’anafora ( s’i fosse),la struttura simmetrica dei periodi e il ritmo martellante scandito da frequenti segni di interpunzione . Il costrutto sintattico dominante è il periodo ipotetico dell’ irrealtà .Nella prima quartina ogni verso è occupato da un periodo ipotetico e risulta esattamente diviso in due parti : la prima metà coincide con la protasi , la seconda con l’ apodosi .Ne scaturisce un ritmo incalzante e ripetitivo accentuato

dall’anafora. Nella seconda quartina ogni periodo ipotetico si distende invece per due versi ; mentre la protasi coincide ancora con la prima metà del verso , l’apodosi risulta dilatata dall’ inserimento di un inciso , rispettivamente : sarei allor giocondo ( verso 5) e sa che farei ( verso 7).Dopo questo rallentamento ,il ritmo torna a farsi incalzante nei versi iniziali della prima terzina nei quali compare anche l’antitesi vita-morte .Nella terzina finale invece viene ripresa la tecnica usata nella seconda quartina ,cioè l’ inserimento tra protasi e apodosi di una proposizione incidentale ( com’i sono e fui).Questa calibrata disposizione degli elementi sintattici dimostra ancora una volta che l ‘ effetto di immediatezza e di spontaneità che scaturisce dai versi di Cecco è il risultato di accurati artifici formali .Sul piano lessicale infine va rilevata la presenza di parole appartenenti al registro basso della lingua , nelle quali spesso sono presenti consonanti aspre e doppie che ne accentuano la materialità’ e la concretezza

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Cecco Angiolieri ( 1260-1313)scrittore senese appartenente alla corrente della poesia comico-realistica. Autore di un Canzoniere contenente 112 sonetti .

Professore Vincenzo Bruzzaniti