Aristide Bava
SIDERNO – La recente notizia legata al completamento della strada d’interconnessione tra la via Angelo Cusmano di Locri e la via Carrera di Siderno con la E90 (ex statale 106) frutto di un protocollo d’intesa stipulato con la Città Metropolitana di Reggio Calabria apre nuovi spazi alla possibilità di ritornare su una assoluta necessità di rivedere anche gli svincoli della nuova SS. 106 delle due città.
Una vecchia aspirazione che, malgrado le solite promesse mai mantenute, rappresenta una necessità indiscutibile principalmente per Siderno che si trova con uno svincolo che porta ad una strada stretta e pericolosa, ma anche per Locri dove la distanza dal centro abitato è notevole. I due svincoli sono stati a suo tempo studiati e progettati in maniera certamente poco felici. Quello di Locri, dunque, si trova a monte della città ben lontano dal centro abitato. Quello di Siderno è apparso subito, sin dalla sua apertura, un vero disastro perchè immette in una arteria cittadina molto stretta e tortuosa che attraversa anche un agglomerato di abitazioni ed è particolarmente pericolosa e difficile da percorrere soprattutto per i mezzi pesanti.
Nei mesi immediatamente successivi alla attivazione di quel tratto di nuova strada gli utenti fecero subito le loro proteste per difficoltà che incontravano soprattutto nell’uscita di Siderno. Proteste che inizialmente parvero essere recepite dall’ Anas che no scartò la possibilità di spostare lo svincolo in questione e sotto la spinta dell’amministrazione comunale allora guidata da Pietro Fuda venne elaborato un progetto che non solo garantiva il miglioramento dell’uscita di Siderno ma avrebbe potuto anche risolvere il “problema” di Locri. Lo svincolo era previsto nella parte sud lungo l’attuale strada che nella parte alta della città collega i due importanti centri urbani appunto quella che congiunge la via Carrera di Siderno con la via Cosmano di Locri. Un progetto, dunque, la cui attivazione sarebbe stato certamente un toccasana per entrambi i comuni. Ma, come al solito dal dire al fare… e dopo il gran parlare iniziale e i soliti impegni puntualmente disattesi questa ipotesi progettuale è rimasta accantonata nei meandri della burocrazia. Il problema, che è indiscutibile, potrebbe tornare ad essere affrontato adesso che l’attualità ci porta a questo ventilato completamento della strada di interconnessione tra Locri e Siderno ma servirebbe anche una decisa presa di posizione da parte dei sindaci delle due città, Maria Teresa Fragomeni e Giovanni Calabrese . Rispolverare quel vecchio progetto, e magari aggiornarlo se tecnicamente è possibile, non sarebbe male. Si farebbe un buon servizio ai cittadini delle due comunità e si garantirebbe un miglior uso della nuova SS. 106 che ancora, soprattutto in , in questa parte di territorio è poco frequentata, proprio per la difficoltà di accedere ad entrambi gli svincoli, sia per i cittadini di Locri che per quelli di Siderno .
nella foto lo svincolo di Siderno