A metà percorso della legislatura che volge all’epilogo, il Sindaco, a nome della maggioranza che lo sosteneva, aveva avanzato alla minoranza in consiglio comunale, il gruppo di “Insieme per Caulonia”, la proposta di unire le forze e andare verso una gestione unitaria dell’amministrazione comunale. La risposta di Campisi, Mercuri e Tucci, concordemente alla compagine di base, fu negativa. Il mandato elettorale non era quello, e non si poteva tradire tale missiva. Concordo ora e lo feci allora.
Nei mesi scorsi, in occasioni pubbliche, e presumo anche in altre circostanze, il sindaco Riccio ha teso nuovamente la mano verso la minoranza in vista delle elezioni del prossimo 11 giugno.
Anche Attilio Tucci (che da qualche tempo non è più parte della minoranza), aveva già fatto sua questa proposta. La stessa segretaria del Partito Democratico ha parlato pubblicamente di disponibilità ad aprirsi alla società, ad associazioni, raggruppamenti ecc. In linea peraltro con l’indirizzo del PD di altre realtà.
Personalmente ritengo che quanto meno un tentativo di confronto, di dibattito al cospetto dell’opinione pubblica, andrebbe fatto. Sottolineo al COSPETTO DELL’OPINIONE PUBBLICA! Dato che la politica o è “Cosa Pubblica”, o non è! E dato che tutti ci si intesta la volontà di rendere partecipi i cittadini, la gente, il popolo, ma constato, a sessanta giorni dalle elezioni che una seria, continuativa, approfondita sequela di incontri, ascolti, consultazioni, non vi sia stata, faccio appello al PD, che è il mio partito, di farsi promotore da subito di tale esplorazione/percorso democratico che ritengo ancora praticabile per il bene del PAESE.
Ho condotto un piccolo sondaggio e ho parlato con molti nostri compaesani. Ho raccolto un desiderio dei nostri cittadini di vedere il paese più unito; più intraprendente; più luccicante. Meno rissoso, meno diviso.
Mi permetto di dire che come non mai questo potrebbe e dovrebbe essere il tempo dellaRESPONSABILITA’ E DELL’UNITA’. So di non avere la credibilità, l’autorevolezza e titoli per avanzare questa formula e inizio di percorso. Ma il Paese e gli amici della politica cauloniese spero me lo perdoneranno.
Due grandi italiani circa quaranta anni fa hanno avviato un dialogo che andò sotto il nome di“COMPROMESSO STORICO”. Si chiamavano Enrico Berlinguer e Aldo Moro. Ci volle del tempo ma quel progetto di realizzò. Noi siamo cose molto piccole rispetto a quegli eventi, ma un “COMPROMESSO ONOREVOLE”, per il bene del Paese e di tutti penso che lo si possa quanto meno tentare. Con pari dignità, superando steccati e divisioni, dimostrando maturità e senso di responsabilità. Introducendo, mi sembra scontato dirlo, forti elementi di cambiamento in vista di nuovi attori e nuovi registi per un nuovo FILM.
Qualcosa si è già mosso, non si parte da zero; va bene così. Ci sono pure state schermaglie, ma non siamo all’irreversibile. Nulla è perduto. Va bene pure che ci si svisceri in televisione, con manifesti, con altre iniziative; è la democrazia bellezza! diceva qualcuno. Una vecchia canzone, che cito per la bella immagine che evoca, non per ideologia, diceva “… veniamo dai campi e dalle officine”. Penso sia giunta l’ora del lavoro sul Campo e del contatto con il Popolo. Penso che il paese non si possa permettere lacerazioni e divisioni. Molto sinteticamente provo a indicare qualche punto di programma. a) Difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, a partire da piazza Carmine. b) Principi di trasparenza politica ed efficienza della macchina amministrativa. c) Una forte motivazione del personale ma anche di tutto il Paese. d) La Regione si muove verso il principio di “consumo del suolo zero”, facciamolo anche noi. e) Un’opera straordinaria, e direi rivoluzionaria, di civilizzazione dei costumi e delle abitudini: in sei mesi si raggiunga il 50% di raccolta differenziata, e nei successivi 6 mesi si giunga almeno al 70%. f) I beni immateriali faranno da cornice e saranno la vera grande novità: il sapere, la conoscenza, la cultura, il capitale umano e sociale, l’educazione civica. Lo stimolo del volontariato. E poi i VALORI della solidarietà, della laboriosità, dell’onestà. g) Il rilancio dell’agricoltura integrata col turismo come fattore di emancipazione e progresso. Basta con il considerare la terra la cenerentola delle attività imprenditoriali e i suoi addetti come quelli sporchi e sottosviluppati. Apriamo gli occhi su ciò che accade a livello planetario.
Cari Amici, caro Paese, cominceremo a cambiare quando ci chiederemo per QUALE PROGETTO SEI! E NON CON CHI STAI! Superiamo i vecchi complessi e Mettiamoci a lavoro. Siamo ancora in TEMPO.
BRUNO GRENCI