Stop alle autobotti della protezione civile a Caulonia Centro. Finite le scene di donne e bambini, con taniche e contenitori di ogni tipo, pronti ad attingere il prezioso liquido che mancava da otto giorni. Per tutto questo tempo che in zone di interne di Caulonia si stava registrando una assoluta assenza di acqua potabile. Infatti a causa delle condizioni meteorologiche, le fontane che si trovano nelle frazioni si sono lentamente essiccate. Il problema dell’acqua a Caulonia esiste da molto tempo, infatti molte volte anche negli anni passati era successo che Caulonia rimanesse “a secco”. Intanto nel centro storico l’acqua arriva a 15 litri al secondo grazie ai pozzi dell’Amusa. La soluzione assoluta se arrivasse l’acqua della sorgente Stramerca. Ieri i fontanieri comunali con due escavatori hanno lavorato a ritmi vertiginosi. Alle falde del Monte Gremi, poco a valle dalle sorgenti di captazione, uno spettacolo di devastazione. L’acqua caduta incessantemente dieci giorni prima aveva eroso le falde vicina per almeno tre metri di altezza, dopo aver distrutto una imponente briglia in muratura. La posa della tubazione sta avvenendo a ragguardevole profondità, sicuramente superiore ai due metri, mentre a qualche decine dimetri più alto, nel costone sinistro, è ancora visibile il tracciato della condotta realizzata tra il 1890 e il 1894. Comunque, sia è’ auspicabile che si intervenga realizzando le  condutture necessarie all’approvvigionamento dell’acqua , reperendola, qualora nel territorio di Caulonia non siano presenti fonti alternative dai paesi contigui. L’intervento da parte delle autorità e dei tecnici competenti è continuo per non lasciare una situazione non ottimale, mettendo a dura prova le condizioni di vita dei molti concittadini che vivono nelle frazioni e nel centro storico.

PINO GAGLIANO

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