In una società sempre più disorientata dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, gli interrogativi sugli strumenti da mettere in atto, per cancellare la subcultura patriarcale che impedisce piena libertà per le donne, si moltiplicano. Un confronto è necessario ad ogni latitudine, in ogni comunità, tra le donne e gli uomini, insieme a professionisti e attori sociali.
Per questo, la Conferenza delle Democratiche dell’area metropolitana di Reggio Calabria, coordinata da Barbara Panetta, e il circolo del Partito Democratico di Caulonia, guidato da Caterina Belcastro, hanno organizzato per mercoledì 29 novembre alle ore 18.00, nella hall dell’auditorium “Angelo Frammartino” di Caulonia Marina, un dibattito dal titolo “Manipolazione e lividi. Come gli uomini uccidono le donne”.
Subito dopo i saluti di Panetta e Belcastro, il dibattito verrà introdotto dallo scrittore Nicodemo Vitetta, autore del libro “Anime Rosa”, racconti di violenza, fisica e psicologica, storie che ci rammentano come “ovunque nel mondo ci siano donne vittime di abusi, che lottano per la propria libertà, storie che mettono in guardia e che volendo ci mostrano una via d’uscita”.
Seguirà la testimonianza dell’avvocata Emanuela De Vito, sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio. Una storia la sua di dignità e coraggio da raccontare per aiutare altre donne a comprendere i sintomi di una relazione tossica e come salvare il corpo e l’anima dalle conseguenze.
Il dibattito si arricchirà con l’intervento della psicologa Alessia Cotrona e dell’insegnante Sandra D’Aquino, per un confronto che discuta cause ed effetti dei malesseri della nostra società, a partire dalle giovanissime generazioni.
Prima dei contributi finali, affidati al segretario metropolitano del Partito Democratico, Antonio Morabito; alla coordinatrice regionale delle Democratiche, Teresa Esposito; al sen. Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico, e all’on. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, il dibattito vedrà gli interventi di Maria Paola Sorace per la Coop Pathos, Suely Di Marco per la Coop Sankara e Mariateresa Scrivo per la Coop Nuove Frontiere, organizzazioni attive nell’accoglienza dei migranti, per affrontare anche il tema della violenza di genere sulle donne rifugiate e vittime di tratta. Una piaga di cui si discute troppo poco.
“Il patriarcato formalmente inteso -dichiara per le Democratiche reggine Barbara Panetta- sarà anche stato superato, ma la mentalità patriarcale è rimasta insita nella cultura del nostro Paese. Il dramma è che spesso nemmeno riusciamo a riconoscerlo, serve una rivoluzione culturale diffusa e di lungo corso, è nostro compito avviarlo. Gli uomini si sentano in dovere di mettersi in discussione”
“La libertà delle donne -aggiunge la segretaria dei democratici cauloniesi, Caterina Belcastro- non può essere messa in discussione dal rischio di violenze fisiche o psicologiche, serve intervenire sulla causa che scatena tali aggressioni e offrire alle donne strumenti di tutela più efficienti, anche dal punto di vista legale”.