R. e P.
Sin dai primi giorni di insediamento della legislatura targata Cagliuso, lo scenario era chiaro.
Il gruppo politicamente più responsabile, Dipende da noi, ha oggettivamente preso atto dello sfascio totale di questa amministrazione e ne ha tratto le conclusioni sancendo il passaggio all’opposizione.
Non c’è bisogno di usare altre parole per certificare la crisi senza ritorno di una amministrazione allo sbando, lo hanno fatto i due consiglieri di maggioranza passati all’opposizione: “non ci appartiene l’avere voluto mantenere la Sogert e i suoi modi di riscossione; non ci appartiene la politicizzazione del festival; non ci appartengono certi affidamenti diretti d’incarico; non ci appartiene l’avere mantenuto le distanze dalla comandante Scuderi in occasione dell’attentato subito; non ci appartiene lo stato d’abbandono del paese, delle fiumare e di tutto il territorio; non ci appartengono gli sversamenti fognari indiscriminati; in queste condizioni ambientali, non ci appartiene nemmeno la Bandiera blu, solo di facciata; non ci appartiene lo stato di stallo dei tanti lavori pubblici e, in particolare di Maietta e della casa comunale. E potremmo andare avanti a lungo…”.
L’accanimento del sindaco a portare avanti un mandato nato fallimentare, senza consenso popolare (non rappresentano il paese), senza visione, senza programmazione, che reagisce d’impeto (usando impropriamente il sito istituzionale), che vivacchia alla giornata, sta portando Caulonia nel baratro.
Il Partito Democratico vigilerà su quanto sta accadendo e lavorerà sempre nell’interesse esclusivo dei cittadini e del paese.
Il Direttivo del Partito Democratico di Caulonia